ritratto dell'abate Clemente de Negri

dipinto, 1840 - 1860

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, seduto su una poltrona con schienale sagomato, imbottito con rivestimento rosso. Sui capelli neri, corti porta lo zucchetto nero; indossa veste talare nera dalla quale fuoriesce il colletto bianco, in due strisce inamidate. Una mano è sollevata e l'altra tiene una lettera con iscrizione. Sullo sfondo tre ripiani di scaffali lignei di una libreria a giorno stipati di volumi in toni di grigio e verde. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Doratura solo sulla fronte, vernice gialla nello spessore. Tipologia a gola, battuta liscia; fascia centrale liscia, interna ed esterna modinate. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    METALLO
    legno/ intaglio/ doratura/ verniciatura
  • MISURE Altezza: 96.8
    Larghezza: 71.8
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, in data 31 gennaio 1898 è indicata in tale modo "Dal Reale Palazzo di Torino Già esistenti nelle R.e Basilica", e, a differenza di altri ritratti di convittori della Basilica inclusi nella Dotazione della Corona, è inventariato nell'ambito degli oggetti d'arte di proprietà di S.M. L'iscrizione presente sul retro della tela precisa trattarsi di un dono al primo Prefetto della Basilica, Vittorio Emanuele Stellardi, da parte del vescovo di Pinerolo Lorenzo Renaldi, Clemente de Negri fu personaggio importante per la storia della Basilica nei primi decenni del XIX secolo (F. Pastore, Storia della Real Basilica e Congregazione di Soperga, Torino, 1828, p.) e pertanto il dipinto dovette essere commissionato espressamente per tale sede. Nelle aggiunte dell'inventario del 1898 non è precisata la collocazione del dipinto, ma, molto probabilmente, esso venne incluso nella raccolta di illustri presidi e convittori che nelll'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al pian terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, vennero trasferiti nella Biblioteca, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. La fattura appare di media qualità e, nell'assenza di ulteriori riferimenti documentari, appare possibile soltanto ipotizzarne la realizzazione da parte di un artista attivo localmente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208733
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI tela/ retro, in rosso - S.M. 22 - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1840 - 1860

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE