ritratto del vescovo Giovanni Battista Orlier de St. Innocent
Il personaggio è rappresentato stante, di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l'osservatore. Sopra la parrucca grigia, con ricciolo sopra le orecchie, porta lo zucchetto. Indossa una mozzetta azzurra con bottoni, profili e risvolto rossi. Dalla mozzetta fuoriesce il colletto bianco, in due strisce inamidate, e il rocchetto bianco con ampio bordo in pizzo finemente lavorato. Con la mano inanellata tocca la croce dorata con pietre preziose che porta al collo. Con l'altra tiene un volume rilegato in pelle di cui mostra il dorso, appoggiato su un tavolino con tappeto verde, rappresentato scorciato, a destra sul quale è un campanello. Nella parte inferiore ampia fascia grigia con iscrizione in nero su due righe. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Interamente dorata. Battuta liscia; doppia fascia modinata, quella interna percorsa da nervature. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
METALLO
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MISURE
Altezza: 96.8
Larghezza: 71.8
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
- INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima indicazione circa la presenza di dipinti nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga è registrata nell'inventario del 1754, senza specificazione topografica e iconografica, tuttavia, la citazione del ritratto di monsignor Fontana, terzo Preside della Basilica, lascerebbe presupporre che si tratti anche di ritratti. Nel 1768 una serie di nove dipinti, senza soggetto, è indicata al piano terreno, nella manica nord, nella stanza attigua a quella del trucco, gioco antesignano del bigliardo. Nella guida a stampa di Felice Pastore edita nel 1797 l'autore precisa che tra gli ambienti più notabili del palazzo vi fosse "il gran salone, ove la Real Corte si trattiene il giorno della Natività di M.V., ed è questo ornato di ritratti di quei Presidi, e Convittori, che furono promossi alla dignità di Arcivescovi, e Vescovi, i quali si resero, e si rendono tutt'ora l'ornamento di quasi tutte le diocesi dello Stato, non meno che delle esterne." (F. Pastore, Soperga Notizie della Reale basilica raccolte da Felice Pastore, Torino, 1797, p. 25). Tale collocazione è ribadita da buona parte della guidistica ottocentesca sino all'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al piano terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, i dipinti vennero trasferiti nella Biblioteca ove attualmente si trova anche l'esemplare in esame, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. In assenza di indicazioni documentarie specifiche sul dipinto in esame, ad un'analisi stilistica e storica, relativa alla biografia del personaggio rappresentato, il dipinto può essere datato alla metà del Settecento.Giovanni Battista Orlié de St. Innocent, (Chambery, 1709-Pinerolo, 1749), canonico della cattedrale di Torino, fu eletto preside della Reale Congregazione nel 1743 e nel 1748 divenne primo vescovo della diocesi di Pinerolo, F. Pastore, Storia della Real Basilica e Congregazione di Soperga, Torino, 1828, p. 105
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208732
- NUMERO D'INVENTARIO da 283 a 305
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI cornice/ retro/ su etichetta rettangolare dent - Superga D.C./ 283/ 1908 - lettere capitali - a impressione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0