ritratto del vescovo Giuseppe Maria Paget

dipinto 1787 - 1799

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, seduto su una poltrona con schienale sagomato e imbottito, rivestito in colore bruno, dorata, con braccioli terminanti a ricciolo. Lo sguardo è rivolto verso l'osservatore. Sopra la parrucca cenere con boccoli sopra le orecchie porta lo zucchetto nero. Indossa una mozzetta rossa, abbottonata sul davanti dalla quale fuoriesce il colletto scuro,profilato in bianco, in due striscie inamidate. Al collo porta una croce dorata. Al di sotto della mozzetta un rocchetto con ampia fascia di pizzo sulla manica foderata di rosso. Con il dito indice della mano che porta l'anello tiene il segno di un sottile libro. Sfondo neutro di colore scuro. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Interamente dorata. Battuta liscia; tripla fascia modinata. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    METALLO
    tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 86.6
    Larghezza: 68.8
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima indicazione circa la presenza di dipinti nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga è registrata nell'inventario del 1754, senza specificazione topografica e iconografica, tuttavia, la citazione del ritratto di monsignor Fontana, terzo Preside della Basilica, lascerebbe presupporre che si tratti anche di ritratti. Nel 1768 una serie di nove dipinti, senza soggetto, è indicata al piano terreno, nella manica nord, nella stanza attigua a quella del trucco, gioco antesignano del bigliardo. Nella guida a stampa di Felice Pastore edita nel 1797 l'autore precisa che tra gli ambienti più notabili del palazzo vi fosse "il gran salone, ove la Real Corte si trattiene il giorno della Natività di M.V., ed è questo ornato di ritratti di quei Presidi, e Convittori, che furono promossi alla dignità di Arcivescovi, e Vescovi, i quali si resero, e si rendono tutt'ora l'ornamento di quasi tutte le diocesi dello Stato, non meno che delle esterne." (F. Pastore, Soperga Notizie della Reale basilica raccolte da Felice Pastore, Torino, 1797, p. 25). Tale collocazione è ribadita da buona parte della guidistica ottocentesca sino all'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al piano terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, i dipinti vennero trasferiti nella Biblioteca ove attualmente si trova anche l'esemplare in esame, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. In assenza di indicazioni documentarie specifiche sul dipinto in esame, ad un'analisi stilistica e storica, relativa alla biografia del personaggio rappresentato, il dipinto può essere datato agli ultimi decenni del Settecento. Giuseppe Maria Paget (S. Julien, 1727-1810) fu nominato preside della Reale Congregazione nel 1765, nel 1768 divenne abate commendatario di S. Cristoforo di Bergamasco e di S. Pietro di Nizza Monferrato; Riformatore delle Scuole in Savoia, nel 1787 fu promosso a vescovo di Annecy, F. Pastore, Storia della Real Basilica e Congregazione di Soperga, Torino, 1828, pp. 112-113
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208726
  • NUMERO D'INVENTARIO da 283 a 305
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI cornice/ retro, in blu - D.C. 20 - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1787 - 1799

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE