ritratto del cardinale Giuseppe Morozzo della Rocca
dipinto,
1844 - 1844
Marghinotti Giovanni (1798/ 1865)
1798/ 1865
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, di tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso lo spettatore. Sopra i capelli grigi porta lo zucchetto rosso. Indossa mozzetta rossa abbottonata fittamente sul davanto. Al collo una ricca croce dorata tempestata di pietre preziose; il collare dell'ordine della SS. Annunziata e, appeso ad una fascia di tessuto marezzato, la croce dell'ordine di San Gennaro. Sfondo neutro grigio scuro
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
METALLO
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MISURE
Altezza: 72
Larghezza: 58.2
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ATTRIBUZIONI
Marghinotti Giovanni (1798/ 1865)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
- INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima indicazione circa la presenza di dipinti nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga è registrata nell'inventario del 1754, senza specificazione topografica e iconografica, tuttavia, la citazione del ritratto di monsignor Fontana, terzo Preside della Basilica, lascerebbe presupporre che si tratti anche di ritratti. Nel 1768 una serie di nove dipinti, senza soggetto, è indicata al piano terreno, nella manica nord, nella stanza attigua a quella del trucco, gioco antesignano del bigliardo. Nella guida a stampa di Felice Pastore edita nel 1797 l'autore precisa che tra gli ambienti più notabili del palazzo vi fosse "il gran salone, ove la Real Corte si trattiene il giorno della Natività di M.V., ed è questo ornato di ritratti di quei Presidi, e Convittori, che furono promossi alla dignità di Arcivescovi, e Vescovi, i quali si resero, e si rendono tutt'ora l'ornamento di quasi tutte le diocesi dello Stato, non meno che delle esterne." (F. Pastore, Soperga Notizie della Reale basilica raccolte da Felice Pastore, Torino, 1797, p. 25). Tale collocazione è ribadita da buona parte della guidistica ottocentesca sino all'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al piano terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, i dipinti vennero trasferiti nella Biblioteca ove attualmente si trova anche l'esemplare in esame, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. Benché non vi sia alcuna iscrizione sul dipinto, né indicazione inventariale circa l'identità del religioso, appare indubitabile che esso vada cercato tra i convittori che ottennero la dignità cardinalizia, dato il tipo di abbigliamento indossato; in base alle onorificenze che porta, collare dell'ordine della SS. Annunziata e nastro con l'ordine di San Gennaro potrebbe trattarsi del cardinale Giuseppe Morozzo, fatto confermato anche dall'età del personaggio e dalla stesura pittorica e tipologia della cornice che indurrebbero a datare l'opera nel secondo quarto dell'Ottocento. Giuseppe Morozzo della Rocca (Torino, 1758-1842), ricevette il collare dell'ordine della SS. Annunziata nel 1832, e, poco dopo, quello dell'ordine borbonico di S. Gennaro. Dopo una brillante carriera diplomatica in Roma, venne creato cardinale nel 1816 e vescovo di Novara l'anno successivo, svolgendo nel corso dei decenni un'intensa attività pastorale. Dal suo ritorno definitivo in Piemonte, costanti furono i rapporti con la dinastia regnante; Carlo Alberto stesso lo incaricò di presiedere alla riforma della Reale Congregazione della Basilica di Superga che venne riorganizzata come Accademia Ecclesiastica di cui il Morzzo fu nominato protettore e capo il 20 dicembre 1834, A. Manno, Il Patriziato subalpino: notizie di fatto, storiche, genealogiche, feudali ed araldiche, desunte da documenti, I e II vol. a stampa, Firenze, 1895-1896, [gli altri voll. in copie dattiloscritte], vol. XX, p. 443; A. Marinoni, Il cardinale Giuseppe Morozzo della Rocca, in "Bollettino Storico per la Provincia di Novara", Novara 1957, n. 3, pp. 163-168, 191-195; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 238. Il suo interessamento nei confronti dell'istituzione si manifestò a vari livelli da quelli dottrinari e disciplinari, a quelli più strettamente amministrativi e patrimoniali, l'inventario del 1834 venne compilato su sua ripetuta sollecitazione, ma anche attraverso una serie di donativi, il primo dei quali fu una consistente somma per la costruzione del nuovo bigliardo, seguito dalla spedizione di un ritratto su tela, posto poi nella sacrestia a fianco degli ovali dei Grandi Elemosinieri, e, successivamente, di un busto collocato nella Biblioteca. Inoltre, come attestato da una nota di pagamento, l'Accademia Ecclesiastica il 19 agosto 1844 pagò L. 500 di Piemonte al pittore Marghinotti "per il ritratto di S.E., il Cardinale Morozzo, compresa la cornice". Non sono state, purtroppo, reperite informazioni circa il pittore nei repertori noti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208711
- NUMERO D'INVENTARIO 304-337
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI cornice/ retro/ su etichetta rettangolare dent - Superga D.C./ 304/ 1908 - lettere capitali - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0