San Francesco di Sales

dipinto, 1850 - 1899

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso lo spettatore. Intorno al capo, una circonferenza dorata definisce l'aureola. Il capo è calvo, porta i baffi ed una barba scura. Indossa una mozzetta di stoffa marezzata verde smeraldo con colletto bianco, abbottonata frontalmente da quattro bottoni. Al collo, tenuta da un nastro, una croce latina di legno. Sfondo neutro di colore scuro. L'opera è collocata entro cornice dal profilo e luce rettangolare con vetro. Battuta sagomata con girali vegetali stilizzate alternate a pelacette. Fascia esterna scanellata con piccole foglie accartocciate disposte lungo i lati a distanza equivalente. Profilo esterno modinato. In alto, sul retro, gancio metallico circolare per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    VETRO
    METALLO
    carta/ acquerellatura
  • MISURE Altezza: 71
    Larghezza: 52.8
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Lorenzone Tommaso (1824/ 1901): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera venne trasferita a Superga dal Palazzo Reale di Torino, secondo una prassi che fu ripetutamente utilizzata per ammobiliare la sede in esame, con Bolletta di carico del 1 maggio 1923. L'opera dovette, molto probabilmente, sostituire un dipinto con S. Francesco di Sales, di cui si ha una prima indicazione in relazione al pagamento a tal Bartolomeo Bossola per la cornice dorata il 27 luglio 1736, ASTO, R, Basilica di Superga, reg. 49. Si noti che nel 1871 Francesco Gamba, Direttore della Reale Pinacoteca, in un carteggio relativo all'acquisto, poi non conclusosi, della "Cena del Matheus" manifestò interesse anche per un secondo quadro, il San Francesco, appunto, che egli attribuì a Bartolomeo Caravoglia (Livorno Ferraris [?], c. 1616 - Torino, 1691), ASTO, R, Basilica di Superga, reg. 136, fasc. 21, doc. 8 e 10. L'opera, ricordata negli inventari patrimoniali di fine Ottocento-inizio Novecento non viene più menzionata nell'inventario del 1965. La tela attualmente presente in cappella reca le iniziali del pittore Tommaso Lorenzone, noto per i dipinti eseguiti per la basilica torinese di Maria Ausiliatrice.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208695
  • NUMERO D'INVENTARIO 50 S.M
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice, in azzurro - S. M. 50 - Lorenzone Tommaso - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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