sedia - alla greca, serie di Palagi Pelagio, Capello Gabriele detto Moncalvo (secondo quarto sec. XIX)

sedia alla greca, 1834 - 1834

Con Schienale intagliato a giorno con traversa curvilinea, intagliato e intarsiato con palmette e volute e con terminazioni a testa di lupo; telaio in legno intarsiato con motivi di volute, palmette e grifoni alati. Le quattro gambe presentano terminazioni a piede di capro; le due posteriori hanno un andamento arcuato verso l'esterno. La seduta quadrangolare che scende a ricoprire anche la fascia anteriore, è imbottita e rivestita in tessuto operato rosa e beige con soli entro motivo a griglia

  • OGGETTO sedia alla greca
  • MATERIA E TECNICA legno/ intarsio/ intaglio
    TESSUTO OPERATO
  • ATTRIBUZIONI Palagi, Pelagio (1775/ 1860): disegnatore
    Capello Gabriele Detto Moncalvo (1806/ 1877): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto è parte integrante del cosiddetto "Gabinetto Etrusco", destinato a studio del re Carlo Alberto ed interamente disegnato da Palagi; nel 1834 l'esecuzione fu affidata ad un'equipe di collaboratori. Questo tipo di decorazione di arredi rientra in una moda affermatasi tra l'aristocrazia colta d'Europa da alcuni anni: "il gabinetto etrusco corrispondeva a quello che era stato il gabinetto cinese durante il Settecento" (M. PRAZ, La filosofia dell'arredamento, Milano 1964, p. 259). Va però osservato come i motivi decorativi si ispirassero talvolta tanto al mondo etrusco quanto a quello dell'antica Grecia. In quest'ottica, il gabinetto di Racconigi riveste un valore documentario unico, per l'armonica unità del disegno e per la qualità della realizzazione. I mobili sono stati realizzati da Gabriele Capello - uno dei principali e più dotati collaboratori di Palagi - con una tecnica da lui stesso perfezionata; il successo di questi oggetti fu vastissimo, tanto che alcuni di essi furono presentati dapprima all'Esposizione torinese del 1838, poi a quella internazionale di Londra nel 1851, dove il Capello fu premiato con una medaglia ed i suoi lavori furono segnalati per la qualità dell'esecuzione e per l'ornato "in very pure taste in the Etruscan style". Presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna sono altresì conservati i disegni realizzati dal Palagi per gli intarsi del Gabinetto, esposti e riprodotti in occasione della mostra palagiana del 1976-1977 (L. BANDERA GREGORI, Palagi ornatista e arredatore, in Pelagio Palagi artista e collezionista, catalogo della mostra, Bologna 1976, pp. 177-202; A. Boidi Sassone - E. Cozzi - M. Griffo - A. Ponte - G. C. Sciolla, Il mobile dell'Ottocento, Novara 1988, pp, 34-35). Per la decorazione in legni policromi, Capello riuscì ad ottenere una superficie perfettamente omogenea che richiama le pitture vascolari; questo anche grazie agli orientamenti protoindustriali che già iniziavano ad avvertirsi anche nelle botteghe artigianali. Come ricordato dalla Bandera Gregori, l'attenzione per l'archeologia (anche ispirata al mondo etrusco ed al mondo romano) fu viva in Palagi a partire dagli anni giovanili ed andò crescendo dopo il soggiorno romano del periodo compreso tra 1806-1815. L'altro esemplare della serie ha come numeri di inventario: R 6248 (a pennello giallo) e XR 143 (a pennello azzurro)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208559
  • NUMERO D'INVENTARIO R 6247
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • ISCRIZIONI sulle traverse sotto la seduta, in giallo - R 62[...] - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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