sedia - alla greca, serie di Palagi Pelagio (secondo quarto sec. XIX)

sedia alla greca 1834 - 1834

Poltroncina con schienale basso; telaio in legno intarsiato con motivi di volute, palmette e grifoni alati. Le quattro gambe - decorate con intagli a ricciolo - presentano terminazioni a piede di capro; le due posteriori hanno un andamento arcuato verso l'esterno. La seduta, dall'andamento ad S rovesciata, è imbottita e rivestita in tessuto operato rosa e beige con soli entro motivo a griglia

  • OGGETTO sedia alla greca
  • MATERIA E TECNICA legno di ebano
    LEGNO DI MOGANO
    legno/ intarsio
    seta/ raso
  • ATTRIBUZIONI Palagi Pelagio (1775/ 1860): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto è parte integrante del cosiddetto "Gabinetto Etrusco", destinato a studio del re Carlo Alberto ed interamente disegnato da Palagi; nel 1834 l'esecuzione fu affidata ad un'equipe di collaboratori. Questo tipo di decorazione di arredi rientra in una moda affermatasi tra l'aristocrazia colta d'Europa da alcuni anni: "il gabinetto etrusco corrispondeva a quello che era stato il gabinetto cinese durante il Settecento" (M. PRAZ, La filosofia dell'arredamento, Milano 1964, p. 259). Va però osservato come i motivi decorativi si ispirassero talvolta tanto al mondo etrusco quanto a quello dell'antica Grecia. In quest'ottica, il gabinetto di Racconigi riveste un valore documentario unico, per l'armonica unità del disegno e per la qualità della realizzazione. I mobili sono stati realizzati da Gabriele Capello - uno dei principali e più dotati collaboratori di Palagi - con una tecnica da lui stesso perfezionata; il successo di questi oggetti fu vastissimo, tanto che alcuni di essi furono presentati dapprima all'Esposizione torinese del 1838, poi a quella internazionale di Londra nel 1851, dove il Capello fu premiato con una medaglia ed i suoi lavori furono segnalati per la qualità dell'esecuzione e per l'ornato "in very pure taste in the Etruscan style". Presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna sono altresì conservati i disegni realizzati dal Palagi per gli intarsi del Gabinetto, esposti e riprodotti in occasione della mostra palagiana del 1976-1977 (L. BANDERA GREGORI, Palagi ornatista e arredatore, in Pelagio Palagi artista e collezionista, catalogo della mostra, Bologna 1976, pp. 177-202). Come ricordato dalla Bandera Gregori, l'attenzione per l'archeologia (anche ispirata al mondo etrusco ed al mondo romano) fu viva in Palagi a partire dagli anni giovanili ed andò crescendo dopo il soggiorno romano del periodo compreso tra 1806-1815. Il tessuto di rivestimento è quello originario, fornito dalla ditta Solei di Torino anche per altri sedili palagiani di Racconigi. Gli altri esemplari della serie hanno come numeri di inventario: R 6249/ R 6250/ R 6251(a pennello giallo) e XR 144/ XR 145/ XR 146 (a pennello azzurro)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208553
  • NUMERO D'INVENTARIO R 6252
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
    2020
  • ISCRIZIONI sulle traverse sotto la seduta, in giallo - R 6252 - lettere capitali - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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