Pollenzo. veduta di Pollenzo

dipinto,

Veduta della pianura di Pollenzo, con il castello turrito e alcune colline sulla destra, in lontananza. In primo piano, sulla sinistra, un pastore osserva il panorama, vicino a lui le pecore brucano l'erba sotto alti alberi. Un fiume scorre al centro della scena.Cornice modanata dorata, XIX secolo, con fascia decorativa di ovuli in pastiglia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI D'angennes Enrico (notizie 1832-1852): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Agenzia delle Entrate, Direzione Reg. del Piemonte
  • INDIRIZZO Corso Vinzaglio 8, Torino, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura la piana in cui scorre il Tanaro, con il paese di Pollenzo sullo sfondo, al di là del fiume, e il castello ben visibile al centro. Costruito nella seconda metà del Trecento dai Porro, il castello si presenta nelle forme del rifacimento ottocentesco voluto da Carlo Alberto: dell'antica costruzione rimane solo il torrione cilindrico.Non si sono reperite notizie riguardo all'autore del dipinto, che si firma D'Angennes con la data 1847, nei repertori della pittura ottocentesca normalmente in uso (Comanducci, Thieme-Becker, Bénezit ecc.). Abbiamo però notizia che nel 1832 un certo "Cavaliere D'Angennes dilettante torinese" presenta un paesaggio alla triennale di Torino (Catalogo dei prodotti dell'industria de' R. Stati ammessi alla II triennale pubblica esposizione dell'anno 1832 nelle sale del R. Castello del Valentino e degli oggetti di Belle Arti che ne accrescono l'ornamento, Torino 1832, p. 66, n. 317), mentre nei cataloghi della Società Promotrice delle Belle Arti torinese il nome di Enrico D'Angennes ricorre dodici volte con altrettanti paesaggi tra il 1842 e il 1852 (tra i quali però non è menzionata una veduta di Pollenzo).Stilisticamente sembra di poter avvicinare l'opera a quella generazione di artisti nati intorno al 1810 (Carlo Piacenza, Angelo Beccaria, Giuseppe Camino, Bartolomeo Ardy, Ernesto Allason per esempio), ormai tesi verso un lirico vagheggiamento del mondo naturale e agreste o alla sua interpretazione in chiave drammatico-scenografica, che dagli anni Quaranta cominciano anche a viaggiare sia in Italia sia all'estero venendo a contatto con il nuovo naturalismo svizzero e francese, Ginevra, la Savoia, Parigi, Fontainebleau, e le accademie tedesche (cfr. il capitolo "Appunti sulla pittura di paesaggio. L'avvio alla visione diretta della natura" di R. Maggio Serra nel catalogo della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861" a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, Torino 1980, v. II pp. 727-732).L'opera è registrata nel Palazzo Reale di Torino (Regio Guardamobile, piano terreno) durante le fasi di inventariazione del 1879-1880; nel 1911 risulta collocata al secondo piano nelle foresterie n. 36 e nel 1966 nel "corridoio dell'Ufficio già gen. Meane". Il 15 ottobre 1974 viene concessa in deposito esterno temporaneo al Ministero delle Finanze, Ispettorato Compartimentale delle Tasse (per la data di consegna vedi "Elenco dei quadri ricevuti il 15 ottobre 1974 in consegna provvisoria dalla Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte e consegnati in data odierna dal dirigente superiore ... in occasione del passaggio di gestione, 30.11.1977, Archivio Sbaa To)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207826
  • NUMERO D'INVENTARIO 7878
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI in basso a destra - D'Angennes 1847 - lettere capitali - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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