Il ritorno dai campi. scena campestre con figure
dipinto,
1868 - 1868
Giuliano Bartolomeo (1825/ 1909)
1825/ 1909
Lungo una strada di campagna che costeggia un campo arato, avanza al centro un gruppo di contadini tra cui si distinguono soprattutto donne e bambine, cariche di fasci di spighe, e un uomo con due vanghe sulle spalle. Nel cielo del tramonto si addensano alcuni nuvoloni scuri.Cornice XIX secolo con decorazioni in pastiglia e volute vegetali ai quattro angoli
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Giuliano Bartolomeo (1825/ 1909): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Caserma Chiaffredo Bergia
- INDIRIZZO Via Santa Croce 4, Torino, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Bartolomeo Giuliano (Susa, To 1825 - Milano 1909) fu allievo di Biscarra e di Arienti all'Accademia Albertina di Torino e completò la propia formazione con un soggiorno a Firenze. Fu presente alle esposizioni della Promotrice alle Belle Arti di Torino dal 1846 con paesaggi,soggetti storici e letterari. Nel 1857 venne nominato assistente alla cattedra di disegno dell'Accademia Albertina, tenuta da Enrico Gamba, mentre dal 1860 ottenne lo stesso ruolo presso l'Accademia di Brera, con Raffaele Casnedi, e si trasferì a Milano. Dal 1859 quindi partecipò anche alle mostre milanesi, mantenendo i contatti con le esposizioni torinesi e affiancando all'interesse sempre vivo per i quadri di storia (1865, Passaggio per Susa dell'imperatore Federico Barbarossa, GAM di Torino) un certo interesse per il quadro di genere e il paesaggio con figura. Commentando sull'Album della Promotrice di Torino il Ritorno dai campi, che venne presentato alla XXVII Esposizione della Promotrice tenutasi nel 1868 (n. 141 di catalogo, £. 1.900), Carlo Felice Biscarra giustamente rilevava i contatti tra la pittura di genere di Giuliano e quella del francese Jules Breton (1827-1906) (Album della Pubblica Esposizione del 1868 compilato da L. Rocca, Torino 1868, pp. 44-45, con fotografia di L. Montabone; a p. 52 risulta tra gli acquisti del Re). Il successo di questo genere ne fece uno degli artisti più apprezzati nell'ambiente milanese degli anni Ottanta dell'Ottocento (cfr. A. Casassa, ad vocem, in E. Castelnuovo (a cura di), La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, t. II pp. 854-855).L'opera era registrata nel 1879-80 al secondo piano del Palazzo Reale di Torino, camera n. 40 della pianta. Nell'inventario del Palazzo Reale del 1966 essa compare in calce, con data 21/4/1970, tra i beni assegnati agli Uffici Beni ex Corona (Palazzo Nuovo); un'annotazione successiva, a margine, rileva l'avvenuta consegna al Comando dei Carabinieri, senza data. Mancando il verbale (è noto solo un elenco - allegato B, probabilmente steso in origine col verbale - annotato nel 1978 in occasione di un sopralluogo del dott. Cesare Bertana della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte), non si è in grado di precisare la data del passaggio in consegna (comunque tra il 1970 e il 1978)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207796
- NUMERO D'INVENTARIO 7830
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2007
- ISCRIZIONI in basso a destra - B. Giuliano / 1868 - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0