scuro di porta finestra, serie di Almondo Mario ditta (metà sec. XX)

scuro di porta finestra, 1946 - 1947

Il sistema di oscuramento della porta-finestra si compone di due coppie di pannelli lignei di dimensioni differenti (ante grandi in basso e piccole in alto) corredati della ferramenta necessaria al funzionamento. I pannelli grandi si compongono di tre specchiature, due quadrate ed una rettangolare al centro, decorate da intagli mistilinei e quelli piccoli da un pannello rettangolare con analogo motivo mistilineo

  • OGGETTO scuro di porta finestra
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
    FERRO
    legno di castagno
  • ATTRIBUZIONI Almondo Mario Ditta (notizie 1946-1947)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
  • INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel Salone vi sono tre porte-finestre con relativi scuri sul lato est, tre nell'avancorpo verso la città e due finestre con scuri di piccole dimensioni sui portoncini ai lati nord e sud dell'avancorpo. La porta-finestra in esame, la seconda del lato ovest dalla sala n. 31 (Anticamera verso ponente dell'Appartamento di S.M. la Regina), presenta due scuri di grandi dimensioni contrassegnati dai numeri d'inventario B3A e B3D e due più piccoli B3B e B3C.Le prime fotografie storiche note del Salone della Villa, a partire dagli ultimi anni dell'Ottocento, documentano scuri e porte-finestre di fattura analoga agli esemplari superstiti tuttavia è noto che gli eventi bellici danneggiarono gravemente tutti gli infissi esterni dell'ambiente. In particolare le immagini conservate nei Musei Civici (n.i 985_37723 e 985_37721) attestano la pressochè totale distruzione delle finestre verso il giardino ad est ed il grave danneggiamento di quelle verso la città con numerosi pannelli rotti sparsi sul pavimento. Dal testo "Manutenzioni e restauri alla Villa. Prime considerazioni sugli interventi fra il XIX e il XX secolo" di Rebecca De Marchi (in Cristina Mossetti, a cura di, "Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso", Torino 1997, pp. 194-203) emerge che furono i bombardamenti delle notti tra il 20 e il 21 novembre, tra l'8 e il 9 dicembre 1942 e quelli dell'8 agosto 1943 a provocare le conseguenze più gravi al Salone. Nel febbraio del 1944 i lavori più urgenti per chiudere le aperture erano parzialmente eseguiti ma una perizia del Ministero dell'Educazione Nazionale dell'11 marzo 1946 "indica i lavori necessari per il ripristino degli infissi esterni" e prescrive che gli scuri "siano realizzati in abete dello spessore di cm. 3 e con decorazione geometrica semplice". "Alla ditta Almondo Mario viene affidata la riparazione e la fornitura degli infissi esterni: i lavori hanno inizio nell'ottobre del 1946 ed il contratto prevede che vengano terminati il 15 giugno 1947, ma con nota del 13 giugno la ditta chiede una proroga di due mesi". La lavorazione è ultimata entro il 15 agosto 1947 e la "posa in opera degli infissi estermi è affidata alla ditta Bottoli Albertelli Pasteris in data 4 ottobre 1946. Il 5 novembre 1946 la Soprintendenza comunica alla ditta Giuseppe Boneck di averle assegnato i lavori di coloritura dei serramenti esterni" prevedendo "una ripresa di tinta a colla per la parte interna scuretti" oltre alla normale verniciatura (ibidem, p. 201). I dati forniti dal restauro hanno rivelato che i pannelli in esame furono interamente rifatti nel dopoguerra su modello di quelli superstiti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100206360
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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