manipolo, opera isolata - manifattura italiana (sec. XVIII)

manipolo,

L'insegna liturgica è confezionata con damasco di seta viola: sullo sfondo si snoda una struttura a maglie ovali, con andamento verticale e a scacchiera, descritte da foglie d'acanto. Ogni maglia incornicia una palmetta. Al centro del troncone e sulle alette sono applicate le tre croci gigliate realizzate a ricamo in oro filato su un'anima in diagonale di seta gialla,. Gli orli delle alette sono rifiniti con una frangia in oro filato e lamellare

  • OGGETTO manipolo
  • MATERIA E TECNICA filo dorato/ lavorazione a ago/ lavorazione a telaio
    seta/ damasco
    seta/ diagonale/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia decorativa di questo lampasso, di origine seicentesca, ebbe un notevole successo per tutto il Sette e l'Ottocento, come illustrano, ad esempio,il baldacchino in luisine lanciato conservato presso la Basilica di San Giulio, sull'isola omonima (F. FIORI, I paramenti della Basilica: note storiche e tecniche, in San Giulio e la sua Isola, Novara 2000, p. 232), il damasco impiegato per confezionare la pianeta della parrocchiale di Forno datata al 1798 (A. M. COLOMBO (a cura di), Le "ancone adorate" dell'alta Valstrona. La raccolta di arte sacra di Forno e Campiello, Novara 1997, p. 130, scheda n. 41 di E. Salzotti), i due parati in damasco, di produzione viennese e probabilmente datati al secondo quarto del XIX secolo, della Cappella Palatina di Palazzo Pitti (R. ORSI LANDINI, I paramenti sacri della Cappella Palatina di Palazzo Pitti, Firenze 1988, pp. 151-152, schede nn. 85-86), la pianeta, datata 1848, conservata a Chiavenna (G. SCARAMELLINI (a cura di), I tesori degli emigranti. I dono degli emigranti della provincia di Sondrio alle chiese di origine nei secoli XVI-XIX, catalogo della mostra di Sondrio, Cinisello Balsamo 2002, p. 281, scheda n. 114 di G. Scaramellini) e il frammento, datato al 1850-1870, della collezione Gandini di Modena (D. DEVOTI, M. CUOGHI COSTANTINI (a cura di), Musei Civici di Modena. La collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 241, scheda n. 497 di D. Digilio). Ancora agli inizi del nostro secolo è presente nel catalogo di arredi sacri della ditta bertarelli (Catalogo generale della ditta Fratelli Bertarelli, n. 106, Milano s.d. post 1910, pp. 475, 481, nn. 38 e 40)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205615
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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