pianeta, opera isolata - manifattura italiana (primo quarto sec. XVIII)

pianeta,

La pianeta è eseguita con almeno 11 frammenti di lampasso, la zona del petto e delle spalle è foderata con 5 frammenti di tela di lino cerata tinta in rosso chiaro, mentre la faccia anteriore e posteriore con tela di lino cerata tinta in una tonalità di rosso più cupa. Le colonne e lo scollo sono rifiniti con un gallone in argento filato, decorato con un nastro a meandro che trattiene palmette stilizzate. L'orlo è rifinito con il gallone più sottile, ornato con un motivo ad otto. Sul rovescio della faccia anteriore, all'altezza del petto, è stato cucito un nastro in tela di cotone rosso, a cui è stato aggiunto un altro nastro, sempre in tela di cotone rosso stinto

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA cotone/ tela
    filo d'argento/ lavorazione a telaio
    lino/ tela
    seta/ lampasso
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Durante il regno di Luigi XIV il pizzo assunse un ruolo talmente importante nell'ornare le vesti che, fin dall'ultimo ventennio del XVII secolo, le manifatture francesi lo introdussero nella decorazione delle stoffe seriche (A. GRUBER, Das Spitzenmuster im 18. Jahrhundert, catalogo della mostra di Riggisberg, Berna 1979; pp. 3-8; L. CAMERLENGO, Note sull'iconografia dei tessuti d'abbigliamento nell'ultimo secolo di dominio della Serenissima, in G. ERICANI e P. FRATTAROLI (a cura di), Tessuti nel Veneto. Venezia e la Terraferma, Milano 1993, pp. 256-257; C. BUSS, Le sete operate e il ruolo della Grande Fabrique di Lione, in C. BUSS (a cura di), Il disegno a meandro nelle sete broccate: 1745-1775, catalogo della mostra, Milano 1990, p. 19). Con la tessitura veniva imitato l'effetto delle preziose trine che creavano composizioni simmetriche, incentrate su un asse verticale e che incorniciavano trionfi floreali. Tale decoro, definito dalla critica "a pizzo", venne prodotto per tutta la prima metà del Settecento, ma fu particolarmente apprezzato e ricercato, sia per l'abbigliamento che per i parati ecclesiastici, soprattutto intorno al terzo decennio del secolo (P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra1965, pp. 111-115). Fra gli esempi più prossimi al lampasso di Bolzano Novarese, si cita il lampasso lanciato broccato, datato a cavallo fra Sei e Settecento, impiegato per una pianeta conservata nel Museo Diocesano Tridentino (D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, Trento 1999, pp. 86-87, scheda n. 40 di D. Digilio). Per l'ampia diffusione di questa tipologia decorativa, si data il tessuto al primo quarto del Settecento e lo si attribuisce ad una manifattura italiana o francese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205611
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE