stola, opera isolata - manifattura italiana (fine sec. XVIII)

stola,

La stola è confezionata con 9 frammenti di raso di seta decorato con larghe bande rosse interposte a bande avorio. . L'insegna è foderata con 5 frammenti di tela di lino cerata rosa. Al centro dello stolone e sulle alette sono applicate le tre croci realizzate con il merletto più alto in oro filato e lamellare eseguite a fuselli e decorato con doppie valve. Un secondo merletto, tecnicamente simile al primo, ma ornato con piccole conchiglie, è posto sull'orlo delle alette. è rifinito con un merletto decorate con piccole valve. Su un lato sono stati applicati due sottili nastri in taffetas di seta gialla. Sul lato opposto è stato posto un altro nastro in tela di cotone giallo

  • OGGETTO stola
  • MATERIA E TECNICA cotone/ tela
    filo dorato/ lavorazione a fuselli
    lino/ tela
    seta/ raso
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'ultimo quarto del Settecento si assiste non solo ad una estrema semplificazione dei decori dei tessuti, che presenteranno dimensioni sempre più ridotte, ma alla diffusione delle bande verticali che, verso la fine del secolo, andranno spesso a formare il disegno della stoffa (C. BUSS, Seta, oro e argento. Le sete operate del XVIII secolo, Milano 1992, p. 115; A. PEZZATO, Rigati, in "Quaderno del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume", 1995, n. 7, p. 36). La composizione del tessuto giocato esclusivamente sull'alternanza di bande verticali permette di datare il manufatto alla fine del Settecento, come illustrano i confronti con la tunicella conservata nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Verona e il piviale della chiesa veronese di Santo Stefano (G. ERICANI e P. FRATTAROLI (a cura di), Tessuti nel Veneto. Venezia e la Terraferms. Milano 1993, p. 498, scheda n. 169 e p. 499, scheda n. 170 di C. Rigoni), con il taffetas rigato impiegato per i laterali di una pianeta conservata nei Musei Civice di Treviso (D. DAVANZO POLI ( a cura di), Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV-XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, pp. 100-101, scheda n. 140) e con il taffetas impiegato per confezionare un abito femminile, datato alla fine del secolo, conservato presso il museo Paul-Dupuy di Toulouse (C. Aribaud, Soiries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècle, Parigi 1998, p. 173, scheda n. 103); con il parato in pèkin marezzato, proveniente da Rovarè e datato all'ultimo quarto del Settecento (A. GEROMEL PAULETTI (a cura di), Le Stoffe degli Abati. Tessuti e paramenti sacri dell'antica Abbazia di Monastier e dei territori della Serenissima, catalogo della mostra, Treviso 1997, p. 86, scheda n. 38)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205608
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE