borsa del corporale, elemento d'insieme - ambito italiano (primo quarto sec. XVIII)
borsa del corporale,
1700 - 1724
La borsa è confezionata con un frammento di velluto mattone ed e foderata con un frammento di taffetas di seta ecrù. Al centro è stata applicata la croce cigliata e raggiata, eseguita su una base di gros bianco laminato con una teletta in argento, in argento filato e lamellare. I bordi delle alette sono impreziositi con un ricamo in argento decorato con un sinuoso tralcio fronzuto e fiorito. La tasca è realizzata con tela di lino ecrù
- OGGETTO borsa del corporale
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MISURE
Altezza: 26
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ricamo della colonna riprende la tipologia decorativa definita dalla critica "a pizzo", diffusasi a cavallo fra il Seicento e Settecento, proprio per la ripresa, nei partiti decorativi delle stroffe, dei disegni e degli intrecci dei pizzi ( P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 109-115, M. TASSINARI e M. CATALDI GALLO, Il patrimonio tessile, in G. ROTONDI TEREMINIELLO (a cura di), Il Museo del Santuario di N. S. di Misericordia, Savona 1999, p. 25; A. GRUBER, Das Spitzenmuster im 18. Jahrhundert - Les motifs à dentelle au XVIII siècle, catalogo della mostra, Riggesberg 1979, pp. 3-9). Come ha sottolineato la critica, fra le due tecnica vi era un fitto e vivace dialogo e molto spesso un disegno poteva essere riproposto sia col telaio cha con l'ago, come testimoniano un pannello ricamato , datato alla prima metà del Settecento, conservato nei Musei Civici di Como (M. RIZZINI (a cura di), Le collezioni tessili dei Musei Civici di Como. Merletti e ricami dal XVI al XIX secolo, Como 1999, pp. 165-166, scheda n. 176) e il retro di cuffia eseguito a fuselli, attribuito alle Fiandre e datato al primo quarto del Settecento della collezione Gandini (T. SCHOENHOLZER NICHOLS e I. SILVESTRI (a cura di), La collezione Gandini. Merletti, ricami e galloni dal XV al XIX secolo, Modena 2002, p. 205, scheda n. 300 di C.Cremonini) confrontato con un frammento di damasco rigato liseré, ascritto all'Italia e datato al 1720-1740, conservato sempre presso la Gandini (D. DEVOTI e M. CUOGHI COSTANTINI (a cura di), La collezione Gandini tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 199, scheda n. 327 di I. Silvestri). Il ricamo del parato vercellese appare, infatti, assai vicino ad alcuni tessuti, datati, all'incirca al primo quarto del secolo, che riprendono l'idea del grande frutto centrale (si veda, ad esempio C. BUSS, Sete oro e argento. Le sete operatedel XVIII secolo, Milano 1992, pp. 50-51 e A. GRUBER, 1979, p. 11, scheda n. 2). Una datazione in questo torno di anni appare confermata con il raffronto con una pianeta e un velo pubblicati dalla Heinz e datati al 1710 circa (D. HEINZ, Meisterwerke Barockerr Textilkunst, catalogo della mostra, Vienna 1972, pp. 34-35, scheda n. 21) e con una pianeta in gros de Tours laminato, datata al primo quarto del Settecento, conservata a San Marco a Firenze (M. CIATTI, I tessuti antichi, in La chiesa e il convento di San Marco a Firenze, vol. II, Firenze 1990, p. 49, tav. 20)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205544-5
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0