altare, opera isolata - bottega piemontese (seconda metà sec. XVII)

altare,

Due pilastrini sagomati con terminazioni a volute sostengono la mensa d'altare il cui fronte è costituito da un paliotto. Entro il primo gradino d'altare si inserisce la struttura parallelepipeda del tabernacolo a frontale archiettonico composto da due lesene laterali ed un coronamento centinato su cui si dispongono fasci di nubi. Alle spalle del gradino d'altare, su un basso zoccolo, è un breve dossale marmoreo di formato trapezoidale con i lati minori convessi e terminanti in volute. Due pannelli laterali a riquadri rettangolari sono posti sulla parete ai due lati dell'altare, a sostegno del dossale trapezoidale; questo, come lo zoccolo che lo sostiene ed il gradino d'altare, presenta una decorazione a riquadro rettangolare. Sulla parete di fondo cui è addossato l'altare sono lacerti di una decorazione dipinta raffigurante Dio Padre a mezzo busto, entro una cornice centinata decorata da cherubini posta su due cornici laterali a motivi vegetali

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
    marmo venato
    muratura/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Bricherasio (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'"Inventario delle scritture, mobili e stabili della parrocchia di S. Maria Assunta in Cielo di Bricherasio", 1796, il prevosto Carlo Francesco Simondi al§ 24 riporta tra gli obblighi del prevosto della chiesa di S. Maria, quello di celebrare una messa ogni settimana presso l'altare di Sant'Antonio Abate, come richiesto nel testamento del Conte di Castelvecchio Francesco Ricca, rogato Rorè, 13 agosto 1676. Un altare laterizio intitolato a San Francesco, già sotto il patronato del conte Francesco Ricca di Castelvecchio è menzionato nella Visita Pastorale del 1670 (cfr. Visita Pastorale di Mons. Michele Beggiami, 21 settembre 1670 in L. C. Bollea, "Cartario di Bricherasio", vol. II, Novara 1928, p. 302): questa data costituisce la prima attestazione documentaria dell'altare e fornisce un termine ante quem per l'edificazione dello stesso cronologicamente pertinente con le sue caratteristiche stilistiche. Nel 1699 l'altare ha assunto la doppia titolazione a S. Antonio Abate e S. Francesco d'Assisi (cfr. Visita Pastorale di Mons. Michele Antonio Vibò, ottobre 1699 in L. C. Bollea, "Cartario di Bricherasio", vol. II, Novara 1928, p. 323). Dal 1749 compare la sola titolazione a S. Antonio Abate (cfr. Visita Pastorale di Mons. Giovanni Battista d'Orgiè, novembre 1749)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204951-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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