Angeli e cherubini

altare,

Sul secondo gradino d'altare, decorato a ghirlande floreali, posano i due montanti laterali della cornice. Ciascuno di questi è costituito da due campi rettangolari sormontati da due figure di cariatidi con veste dorata, i cui corpi terminano al di sotto del busto in lunghe foglie a profilo frastagliato; al di sotto di queste si dispongono brevi sequenze floreali annodate con nastri. Le due cariatidi sorreggono ciascuna una mensoletta cubica decorata sul fronte da un fiore affiancato da due fogliette, su cui posa la trabeazione. Questa è composta da una sequenza di modanature decorate ad ovoli ed a palmette. A coronamento della trabeazione sono due piccoli angeli inginocchiati, parzialmente coperti da drappi, posti ai lati di una piccola edicola con copertura centinata su cui si dispongono, al centro, tre piccoli cherubini. Sui montanti laterali dell'edicola sono due decorazioni a fiocco sotto cui si dispongono due piccole rosette. Il fronte dell'altare è privo di decorazioni

  • OGGETTO altare
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Bricherasio (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Così L. C. Bollea, "Storia di Bricherasio", Biblioteca della Società Storica Subalpina, vol. I, Novara 1928, riferisce circa la riedificazione della chiesa di Santa Maria Assunta di Bricherasio dopo l'assedio posto alla città da Carlo Emanuele I, nel 1594: "Il canonico Caffaro ci fornisce l'informazione più sicura sull'elevazione della nostra parrocchia, che 'esisteva già nel 1602, quando avvenne la "Registratio causa permutationis inter rev. Dominos Marcum Cortesium rectorem parochialis eclesiae Assumptionis Beatae Mariae Virginis prepositure nuncupate loci Bricherasii Taurinensis diocesis et Iohannem Legiardum rectorem parochialis ecclesiae Sancti Gregorii plebaniae nuncupate loci Turris Sancti Georgici dicte Taurinensis diocesis". Dunque già nel 1602 era stata edificata la nuova parrocchia, che per contro non figurava in occasione della visita pastorale dell'arcivescovo Carlo Broglia del 1595, mentre appariva regolarmente costruita nel 1670, quando vi venne l'arcivescovo torinese Michele Beggiami. In questo tempo essa possedeva, oltre l'altare maggiore, sette altari laterali: del SS. Rosario (eretto dalla confraternita omonima), di S. Giuseppe, dei SS. Antonio e Francesco. E' probabile che nel 1602 la chiesa non avesse ancora raggiunto il pieno sviluppo edilizio e decorativo attestato nel 1670; anzi a quella data non esistevano ancora gli altari posti a lato di quello maggiore (Concezione di Maria e Crocifisso), il secondo apparso nel 1699 sotto il patronato dei Cacherano di Osasco, insieme ad un altro di S. Anna. Ormai gli altari erano al completo. E' verosimile dunque che gli altari sorgessero gradualmente, ed è documentato che alla stessa chiesa lavorassero ancora tra il 1611-23 squadre di muratori da Lugano, Graia, Andorno, Moretta". La prima attestazione documentaria relativa ad un altare della Beata Vergine del Rosario nella chiesa di Santa Maria Assunta risale al 1670: di esso viene menzionata "una icona della Beata Maria Vergine e dei misteri del Santo Rosario" ed una "cornice lignea dorata inquadrante l'altare" (cfr. Visita Pastorale di Mons. Michele Beggiami, 21 settembre 1670 in L. C. Bollea, "Cartario di Bricherasio", Novara 1928, pp. 302-303). Lasciti testamentari a favore dell'altare sono documentati nel 1676, nel 1683 e nel 1690 (cfr. Visita Pastorale di Mons. Michele Antonio Vibò, ottobre 1699 in L. C. Bollea, "Cartario di Bricherasio", vol. II, Novara 1928, p. 323 e "Inventario delle scritture mobili e stabili della parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo di Bricherasio, 1796"). Nell'archivio parrocchiale si conserva il testamento, datato 1718, del prevosto della parrocchia di Santa Maria Assunta di Bricherasio Giovanni Teodoro Grampino (in carica dal 1676). In esso egli menziona una cappella della Madonna Santissima, sita presso la sua casa, "provista della sua ancona, paramenta [...] ed [alla sua morte] ordina e vuole da tal cappella, ancona, suppellettili asportar li detti materiali e lega il tutto alla Parrocchia", citando la compagnia del SS. Sacramento e del Rosario eretta in Parrocchia. La collocazione della cornice a rilievi qui considerata presso l'attuale cappella potrebbe essere frutto di un riassemblaggio del primo quarto del XVIII secolo eseguito sulla scia della volontà testamentaria del prevosto, poi forse ancora modificato successivamente nel XIX secolo. Una simile ipotesi cronologica troverebbe riscontri plausibili con la datazione della statua della Madonna del Rosario collocata nella nicchia sull'altare
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204940-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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