Cristo con strumenti della Passione
Croce processionale in legno cavo all'interno, con dieci tele per lato, dipinte a tempera, raffiguranti la testa di Cristo con simboli e strumenti della Passione. Sportello apribile su cerniere costituito da formella polilobata con la tela raffigurante Cristo con corona di spine, posta all'incrocio dei bracci sul lato anteriore. Aperture circolari e ovali lungo i lati del braccio verticale. Sul lato anteriore, braccio verticale: chiodi, tromba, punta di lancia, tamburello, colonna. Sul braccio orizzontale: dadi, gallo, calice, tunica. Sul lato posteriore, all'incrocio dei bracci è una tela polilobata raffigurante la corona di spine. Sul braccio verticale: flagello, martello, pinze, scala a pioli, frusta. Sul braccio orizzontale: vaso, spugna, borsellino, mano. La croce è infilata in una base in ferro battuto composta da quattro piedi a ricciolo
- OGGETTO croce processionale
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MATERIA E TECNICA
FERRO
- AMBITO CULTURALE Ambito Ticinese
- LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce processionale proviene dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Caraglio, ed è tuttora utilizzata nella Settimana Santa. Si tratta di un oggetto di tipologia rara, realizzato con un particolare sistema che prevede la possibilità di calare all'interno, cavo, alcune candele tramite lo sportello costituito dalla formella con la testa di Cristo. In questo modo la luce filtra attraverso le tele con un sistema "a trasparenti"; sui lati del braccio verticale della croce sono presenti fori per consentire il passaggio dell'aria all'interno e il "tiraggio". Questo tipo di soluzione, con tele illuminate posteriormente, sembra essere presente in oggetti realizzati in area ticinese. A Mendrisio sopravvive ancora oggi la tradizione di arricchire le processioni della Settimana Santa con particolari tele dipinte e incerate, illuminate dal retro, dette appunto "trasparenti", che la rendono unica nell'ambito di analoghe manifestazioni liturgiche europee. Tali tele dipinte, di differenti forme e dimensioni e rese traslucide da materiali oleosi, sono collocate sui balconi, appese sotto le finestre o attraverso le stradine del borgo, o portate a mano: illustrano episodi di storia sacra, soprattutto della Passione di Cristo, e sono databili a partire dalla fine del Settecento (alcuni sono anche stati realizzati nella seconda metà del Novecento, per sostituirne di più antichi, rovinati). Per le stesse processioni sono stati realizzati lampioni e lampioncini, portati come lanterne processionali, costituiti da un telaio ligneo su cui è stesa la tela; inoltre si sono conservati anche gli "Istromenti della Passione", una serie di undici oggetti (il gallo, i chiodi...) in legno, su asta, forse databili tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo: Anastasia Gilardi, Gli arredi ecclesiastici nelle chiese di Mendrisio nei secoli XVIII-XIX (Fonti ed inventari), tesi di laurea in Storia della critica d'arte, a.a. 1990-1991, relatore G. Romano, vol. I, p. 13, vol. II, pp. 648 e seguenti. Questa tecnica particolare, non facile, implica velocità e sicurezza di esecuzione e non ammette quasi pentimenti e correzioni, a scapito della trasparenza dell'immagine dipinta. Per il momento, in mancanza di notizie riguardanti l'arrivo a Caraglio della croce processionale, in base ai dati stilistici si è indicata una datazione al XIX secolo, e in base alle caratteristiche materiali dell'opera si è indicata l'area ticinese come possibile luogo di provenienza, o comunque come area con modelli di riferimento
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204845
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul titolo - INRI a pennello nero - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0