SAN PIETRO E SAN PAOLO

dipinto,

Le figure sono inserite in due nicchie dipinte a trompe l'oeil, il tutto a monocromo, per fingere statue in nicchie reali; si trovano collocate ai due lati della grande iscrizione dedicatoria della chiesa. I santi, con barba e abbigliamento antico, sono a figura intera, su un piedistallo a finto marmo, posizionati di tre quarti, con braccia alzate e sporgenti in fuori, mentre reggono gli attributi caratteristici, le chiavi e la spada. La nicchia è individuata da due lesene laterali che sostengono una trabeazione, e nella finta calotta è inserita una conchiglia

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Emina Vincenzo (notizie 1813-1827)
    Morgari Luigi (1857/ 1935)
  • LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo le notizie fornite dall'economo spirituale della parrocchia di Caraglio all'inizio del Novecento, don Francesco Gallo, che scrisse delle "Memorie" sulla chiesa, la chiesa venne decorata completamente nel terzo decennio dell'Ottocento dal pittore Vincenzo Emina, per una spesa di £ 3.000 deliberata all'inizio del 1823; allo stesso pittore era stata affidata la decorazione della grande volta della chiesa: in effetti, nel Libro dei conti parrocchiali, a partire dal 1820 si trovano pagamenti all'Emina per gli affreschi nella chiesa con la dicitura "per impresa pittura", che continuano fino nel 1823, per "pittura delle cappelle". Con probabilità anche questi monocromi di controfacciata vennero realizzati dall'Emina. Ma all'inizio del secolo successivo fu necessario restaurare gli affreschi: venne chiamato per questo il pittore torinese Luigi Morgari, professore all'Accademia Albertina di Torino, convocato dal parroco dell'epoca, don Ramazzina: Gallo F. Memorie storiche, in Armando L. (a cura di), Da Pieve di Santa Maria a parrocchia di Maria Assunta a Caraglio, Cuneo 2000, pp. 93-94; F. Quasimodo, L'arredo della chiesa parrocchiale di Caraglio: gli altari e gli affreschi, ibidem, pp. XVIII, XXIII. Nel faldone 19 dell'archivio parrocchiale di Caraglio di trova il prospetto di contratto stilato da don Ramazzina e il Morgari il 26 dicembre 1911, in cui si ordina esplicitamente il "rifacimento di tutte le medaglie e figure murali esistenti": in questo caso il monocromo è facilmente riferibile al Morgari per questioni stilistiche. Di Emina si conoscono sette tele ovali, realizzate nel 1813 in Sant'Ambrogio a Cuneo (cappella dell'Addolorata)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204733
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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