La coperta si compone di due pannelli in legno, rivestiti di cuoio decorato da motivi geometrici impressi e dorati: un riquadro di due filetti, due cornici di decoro a secco con crocette ai piccoli ferri; nello specchio: accantonato, settore circolare, tre multipli di composizione ai piccoli ferri e dischetti colorati. I due pannelli presentano fori allineati sul lato interno, nei quali sono visibili i frammenti di corda che tenevano unita la legatura. Quattro piccole borchie dorate a forma di fiore stilizzato a quattro petali sono presenti sul bordo esterno del pannello destro (tracce di fibbie di chiusura); una borchia della medesima fattura è infissa al centro della tavola di sinistra con la funzione di fermare i lacci per la chiusura (tenone)
- OGGETTO coperta di libro liturgico
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MATERIA E TECNICA
cuoio/ impressione/ doratura
LEGNO
Ottone
- AMBITO CULTURALE Ambito Casalese
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera si inserisce nel complesso discorso del rapporto tra Michele Ghisleri (vescovo di Mondovì dal 1560 al 1566, quando poi diventa papa con il nome di Pio V) e la cattedrale di Mondovì; la tradizione vuole infatti che essa sia la coperta del messale di Pio V (Antonio Rizzi, sacrestano della cattedrale: comunicazione orale, estate 2002). Come sotolinea la Quazza (in C. SPANTIGATI - G IENI (a cura di), Pio V e Santa Croce di Bosco. Aspetti di una committenza papale, catalogo della mostra, Alessandria 1985) la vicenda di un vescovo che diventa papa si prestò a qualche operazione celebrativa da parte della città; infatti, nella bibliografia monregalese, vengono citate numerose manifestazioni e donazioni fatte da Pio V a favore della città, che non sempre trovano riscontro nella realtà. Il cosiddetto "messale di Pio V", ad esempio, è in realtà un messale francescano miniato in ambito svizzero tra il 1440 ed il 1450, probabilmente mai appartenuto al pontefice, ma, secondo la tradizione, realizzato per Mondovì. Effettivamente un messale pergamenaceo miniato compare in numerosi inventari a partire dal 1568; alcune di queste fonti si riferiscono parlando di "un bello misale grande di bergamina miniato con tre chiavette d'argento con l'arma Campione, coperto di corame rosso". Si tratta di Antonio Campione, che fu vescovo di Mondovì dal 1485 al 1490. Poichè lo stemma è assente tanto dal libro quanto dalla coperta, si è indotti ad escludere che l'oggetto schedato sia quello menzionato negli inventari. Gli inventari e la relazione della visita Scarampi (datata 1583 e conservata presso l'Archivio Vescovile di Mondovì) testimoniano però l'esistenza di altri libri miniati di epoca medievale (un manuale pontificale antico ed un messale figurato) a cui la coperta potrebbe fare riferimento. Va detto che la coincidenza delle misure dei due pannelli schedati con quelle del messale (mm. 275 x 408) è relativamente poco rilevante, dato che la taglia dei volumi di questo genere era tutto sommato costante. L'analisi stilistica (comunicazione orale del dott. Fracesco Malaguzzi, 13 novembre 2002) è resa difficoltosa dal pessimo stato di conservazione del manufatto e dalla relativa sempicità del decoro che impedisce di desumere con precisione l'area di provenienza. La decorazione a cerchietti colorati fa propendere per l'area casalese, in cui si ritrovano legature con decorazioni simili; è, comunque, accertata una sostanziale differenza dalla decorazione dei messali di Pio V studiati in occasione della mostra sopra citata. Come cronologia, si propone una collocazione tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, anche in ragione della decorazione a piccole croci eseguita ai piccoli ferri (cioè con la tecnica più antica) e non a rotella
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204651
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sul recto di entrambi i pannelli - 160 su etichetta - a stampa -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0