Madonna Immacolata con San Luigi Gonzaga e San Gaetano da Thiene

dipinto,

Il dipinto ha una profilatura mistilinea ed è delimitato da una semplice cornice lignea. La scena è dominata sulla destra dalla figura della Madonna ritratta con lo sguardo rivolto verso il cielo, le braccia spalancate, un giglio nella mano destra offerto da San Luigi. Veste un abito bianco e porta un mantello blu annodato sulla spalla. Intorno al capo è una corona di stelle. Sotto i suoi piedi sono la mezzaluna e una testa di drago. Alla sua destra, ma leggermente sottostante è San Luigi, nell'atto di donare il giglio alla Vergine: è raffigurato di profilo, con la veste bianca sopra l'abito nero. In primo piano è San Gaetano reggente in braccio, entro un lenzuolo bianco, il Bambino Gesù: veste un abito nero. Intorno sono alcuni angeli e angioletti: sulla sinistra, ai piedi di Maria, è un angelo di profilo, con lo sguardo verso il drago e una mano sollevata e additante; tra San Gaetano e San Luigi è un angelo con un libro aperto con una pagina iscritta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Peroni Giuseppe (1710/ 1776)
  • LOCALIZZAZIONE ORTA SAN GIULIO (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto era originariamente collocato nella cappella dell'Immacolata dove era ancora segnalato nel 1880. La corretta indicazione del suo autore è fornita per la prima volta da Gerolamo Gemelli nel 1777, anno questo della sua prima citazione, mentre non conosciamo le circostanze dell'arrivo della tela ad Orta, nè tantomeno i committenti. E'da considerare al riguardo la particolare iconografia dell'opera che alla Madonna ritratta secondo i canoni tradizionali, associa le due figure di San Gaetano e San Luigi, il primo fondatore dell'ordine dei Teatini, il secondo, particolarmente venerato nel 700, intitolante una Congregazione fondata nel 1751 nella stessa chiesa.Tali presenze potrebbero essere una traccia per l'identificazione dei committenti, forse portanti i nomi dei due santi qui raffigurati.Al contempo risulta difficile comprendere come sia stato formulato un incarico al Peroni, artista di origini parmensi, frequentatore di Accademie -a Bologna l'Accademia Clementiana, a Roma l'Accademia di San Luca. La sua attività interessò infatti soprattutto le città dell'Emilia, oltre Pavia, sporadicamente Milano, ove fu lasciato un dipinto in San Satiro, e Torino ove nel 1771 in San Filippo fece pervenire due dipinti rispettivamente con L'Immacolata e la Vergine Sant'Anna e San Giuseppe. E' probabile che la commissione ortese avesse una qualche relazione proprio con gli incarichi torinesi, considerando che il novarese gravitava politicamente verso il Piemonte, nonostante la grande attenzione ancora rivolta verso il milanese.Il dipinto in esame si rivela una interessante testimonianza dello stile del parmense, nel suo legame al classicismo accademico, ben sottolineato dalla figura della Vergine, di contro alla presenza dell'angelo inquietante, in basso a destra, accanto invece alle figure più tradizionali, pacate e composte dei due santi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204188
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul libro retto dall'angelo - ET HAEC/ OMNIA/ ADJICEN/ TUR/ VOBIS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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