Annunciazione

dipinto, post 1440 - ante 1460

Il dipinto è circondato da una doppia cornice rossa e bianca, al cui interno la scena è bipartita dalla tenda rossa a motivi ornamentali scuri, che sta dietro all'inginocchiatoio: su questo è appoggiato un libro aperto. In primo piano si trovano i due personaggi: l'Arcangelo sta a sinistra, indossa una veste azzurra a piccoli pallini rossi, ed un ampio mantello rosso, da cui sporge il braccio destro alzato in atto benedicente. A destra c'è Maria Vergine, avvolta quasi totalmente in un ampio mantello, sotto il quale si intravvede appena una veste della stessa foggia di quella indossata dall'Arcangelo. Tra i due personaggi, all'altezza delle loro teste c'è la colomba dello Spirito Santo, mentre sotto i loro piedi c'è un pavimento verde decorato con tondi bordati di rosso

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Novarese
  • LOCALIZZAZIONE Baceno (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco che raffigura l'Annunciazione si trova sul lato destro dell'arcata che conduce al presbiterio; venne riportato alla luce durante i restauri effettuati nel 1975: a testimonianza del fatto che l'opera era un tempo nascosta si possono leggere le parole con cui il Bettinelli citò quest'opera nel 1957: "sotto questa arcata esistevano frescati lo Spirito Santo, una figura e la Beata Vergine Annunziata. Il Cardinale Morozzo, nella sua visita pastorale del 15 agosto 1822, ordinava di togliere la figura perché non voluta dal Mistero. Purtroppo fu cancellato tutto" (p. 29). In realtà l'opera non era andata perduta, ma era stata soltanto ricoperta da uno strato di scialbo, levato il quale, l'antica Annunciazione è stata restituita alla nostra vista. Il pittore ha tentato di suggerire il senso della prospettiva e della profondità, ma la sua inesperienza appare chiaramente dal fatto che il baldacchino del letto ha le linee che convergono verso un punto di fuga opposto a quello verso cui sono dirette le linee del banco a destra della Vergine; la profondità è contraddetta anche dalla forma delle mattonelle che compongono il pavimento, che sono tutte della stessa grandezza e non creano il senso di tridimensionalità che sarebbe stato dato dalla dimensione differente dei tondi e che è presente, anche se con alcuni errori, nelle scene del ciclo della Vergine. Secondo la Gemma (pp.63-64) questa immagine era già esistente al momento della realizzazione delle Storie della Vergine, poichè sembra più arcaica rispetto alla pitture circostanti. Essa venne perciò lasciata in loco dai pittori del ciclo. Nelle prescrizioni seguite alla sua visita pastorale il Vescovo Morozzo ordinava "che si debba cancellare la figura che sotto l'arco che conduce dall'altare maggiore a quello del S.mo Rosario, sta depinta tra lo Spirto Santo e la B.V. annunciata comecchè non voluta dal mistero che rappresenta quella pittura" (ASDN, AV, t. 401, f. 133r). Un esame attento permette di accorgersi che l'Arcangelo è privo delle ali e la mancanza di questo attributo spiega la prescrizione del Vescovo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100203966
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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