episodi della vita di San Rocco

dipinto, ca 1565 - ca 1565

Volta a crociera di forma quasi quadrata; la sua superficie è decorata con quattro riquadri figurativi disposti al centro delle vele e inseriti in una cornice verde a forma di edicola, lungo il bordo inferiore della quale è steso un cartiglio con la descrizione dell'episodio raffigurato. Nei quattro pennacchi sono dipinti degli angioletti robusti che reggono con le braccia alzate quattro ceste di frutta sopra alla testa. Sopra a questi, negli spazi a forma di losanghe estesi dai pennacchi alle vele lungo le nervature della volta, sono raffigurate coppie di angeli cantori. L'angolo superiore delle losanghe è coperto da un tondo rosso, circondato da una cornice marrone che corre sia lungo la volta su tre lati, sia lungo gli spazi a forma di losanghe e che sale poi sui costoloni fino al tondo centrale. I sottarchi che separano la volta da quelle limitrofe sono decorati con una fascia bianca a motivi vegetali, interrotta da un ovale a fondo rosso con fiori bianchi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Zanetti Antonio Detto Bugnate (notizie 1530- 1542)
  • LOCALIZZAZIONE Baceno (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione di questa volta sarebbe stata realizzata dal Cardone in un periodo di poco successivo rispetto a quello in cui vennero affrescate le volte della quarta e quinta campata della navata occidentale, che maggiormente risentono delle tristi vicende di cui il Cardone fu protagonista all'inizio degli anni Sessanta del XVI secolo (vedi schede 00203957 e 00203960). Secondo il Bianchetti prova dell'esecuzione di questa volta in un momento successivo rispetto alle altre due sarebbe il livello significativo del recupero della creatività raggiunto nella volta che ritrae gli Atti di San Rocco, che sembra seguitare lo sviluppo interrotto all'indomani delle Storie dell'Infanzia. Lo sfondo scuro viene qui arricchito dalla ripresa del fanciullo telamone, che nella volta dell'altra navata reggeva un tendaggio, trasformatosi in "un angiolotto robusto, quanto basta per essere credibile sostegno, a braccia aperte, della larga cesta ricolma di frutti, pittoricamente reso a figura intera, con un accurato studio dell'acerbità anatomica delle membra efebiche e della freschezza rusticale degli incarnati, per rendere con vivace realismo, tutta la naturalità fanciullesca del modello" (2000, p. 44). La raffigurazione degli angeli cantori invece risente dell'influsso manierista, evidente nel trattamento tormentato delle nubi e della fitta increspatura delle pieghe; le scene degli Atti sono riconducibili alla narrazione della Vita o Acta Breviora, composta in Lombardia dopo il 1430. Il Bianchetti spiega che "nella trasposizione pittorica degli Atti si rivela la portata della creatività ridestata nell'animo dell'autore, la coscienza riacquisita d'essere chiamato al ruolo d'interprete della religiosità intrisa nel sentimento collettivo dei suoi conterranei e come si stesse scostando dai modi precedenti con il ritorno verso quel leonardismo delle figure. portato in Ossola da Giovan Battista da Legnano". L'immagine del Santo muta nelle cadenze cronologiche della narrazione agiografica, mentre gli sfondi architettonici delle scene dipendono da precedenti già eseguiti nello stesso San Gaudenzio, con l'accentuazione del carattere nordicizzante nella rappresentazione della piazza di Montpellier e in quella delle mure di Piacenza. Anche l'Errera sottolinea che "in tutti [gli] affreschi delle volte le figure hanno un'impronta rude e verista che ferma l'attenzione, e in più d'uno e soprattutto in quelli della vita di San Rocco appare anche nei particolari e negli sfondi di paesaggio qualche cosa che sembra richiamare a una chiara influenza d'arte transalpina: chi ravviserebbe infatti altro che una città tedesca in quella singolare "città de Piasenza"?" (p. 52)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100203953-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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