scrittoio, insieme - manifattura italo-francese (secondo quarto sec. XIX)

scrittoio, 1825 - 1849

Il mobile, con funzione di scrittoio, tavolo di toeletta e pregadio, poggia su sostegni ricurvi, modellati a forma di teste leonine, che insistono su un'alta base sagomata e rifinita da ornati antichizzanti. Il ripiano, al suo interno, comprende numerosi scomparti, apribili all'occorrenza, come il pannello centrale con l'immagine sacra, che trasforma il mobile in pregadio. Dal cassetto frontale si estrae lo specchio ovale, in avorio, decorato alla base da due cigni. Un'elegante decorazione a sottili intarsi con motivi fitomorfi e vegetali di diverse tonalità, tutte più scure rispetto al fondo su cui si svolgono, percorre il bordo verticale del ripiano del tavolo e la base su cui poggiano le teste leonine

  • OGGETTO scrittoio
  • MATERIA E TECNICA legno di mogano/ intaglio
    legno/ impiallacciatura/ intarsio/ intaglio
  • MISURE Profondità: 65
    Altezza: 85
    Larghezza: 97
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italo-francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto per la sua plurifunzionalità si prestava ad essere un comodo mobile da viaggio. Nella fattura, dove sono impiegati legni pregiatissimi, quali il mogano Cuba (per l'ossatura delle gambe) e la paduca rossa e gialla, si riscontrano analogie con un tavolo da toeletta, conservato presso il Palazzo Reale di Genova, realizzato per Carlo Alberto verso la metà degli anni Trenta da Enrico Peters, ebanista inglese, trasferitosi nella capitale ligure nel 1817, dove promosse la diffusione dei manufatti d'Oltralpe. Il mobile si lega perciò a questo genere di produzione, che ebbe grande successo negli arredi per le residenze piemontesi e che vide Genova, per quanto riguarda la capitale torinese, come principale centro d'importazione, anche per i pezzi provenienti dalla Francia. Alcuni stilemi, di tipico stampo palagiano (decorazioni a palmette, montanti con figure zoomorfe) evocano la collaborazione che si stabilì tra Pelagio Palagi (dal 1832 nominato da Carlo Alberto pittore preposto alla decorazione dei Reali Palazzi e Direttore della Scuola di ornato all'Accademia Albertina) ed Enrico Peters, a cui furono commissionati mobili per Racconigi (ammobiliamento dello studio di Carlo Alberto al secondo piano del Castello di Racconigi), oltre che per Genova. L'ebanista inglese partecipò peraltro anche all'allestimento della Sala delle Udienze, nel Palazzo Reale di Torino, in occasione delle nozze, nel 1841, di Vittorio Emanuele con Maria Adelaide d'Austria. Se si accetta nell'attribuzione l'intervento di Palagi e Peters, diventa probabile riferire l'arrivo del tavolo a questa tornata di commissioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201747-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 22972
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sotto il coperchio del ripiano - Su etichetta di carta: "R. PALAZZO DI TORINO/ N. 22972/ D.C - lettere capitali - a stampa -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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