zoccolo,
Valeriani Giuseppe (notizie 1720 Ca.-post 1737)
notizie 1720 ca.-post 1737
Gilli Anna Caterina (notizie 1729-1751)
notizie 1729-1751
Lo zoccolo comprende in totale 49 pannelli dipinti
- OGGETTO zoccolo
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
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ATTRIBUZIONI
Valeriani Giuseppe (notizie 1720 Ca.-post 1737): pittore
Gilli Anna Caterina (notizie 1729-1751)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Crosato Giovanni Battista
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'intera stanza è decorata secondo un progetto iconografico elaborato da Filippo Juvarra nell'ambito dell'allestimento delle sale al primo piano verso nord-est su commissione de Carlo Emanuele III. Le varie scene, in cui sono rappresentati putti allegorici e mazzi di fiori, furono realizzate su zoccolo, paracamino, porte e tele collocate in rivestimenti da parete. Clemente Rovere nel 1858 descrisse gli intagli e lo zoccolo della camera da lavoro della Regina, attribuiti ad Ignazio Carlone e Giuseppe Bolgiè, e i "pregevoli. . . dipinti dell'imbasamento stesso e dei sguanci delle finestre, ove i rinomati fratelli Domenico e Giuseppe Valeriani rappresentarono La Virtù e le Arti liberali in forma di puttini, ed Anna Gili dei fiori formanti ghirlande, cascate e festoni". Non furono pubblicati nuovi studi sulla decorazione della stanza fino al 1961, quando Andreina Griseri segnalò un pagamento (già citato da Fiocco a p. 24) per formulare la sua ipotesi attributiva, secondo cui "i dipinti degli sguanci delle finestre e delle porte con puttini che rappresentano simboli di amore, già attibuiti ai Valeriani" sarebbero da ritenersi opera di Crosato insieme al "paracamino con Puttini che si scaldano" mentre lo zocccolo con "i puttini dipinti su fondo oro" spetterebbero "ad un aiuto del pittore veneto" (cfr. catalogo della mostra del Barocco piemontese). Le fonti archivistiche furono spesso menzionate dalla critica successiva con diverse interpretazioni: in realtà i documenti del 1733 riferiscono di un intervento del pittore Valeriani, presumibilmente il figurista Giuseppe, per lo zoccolo rappresentante "le Virtù ed Arti liberali in figure di puttini", della Gili per "bocheti, ghirlande e cascate di fiori e frutti" e di Crosato per "quattro laterali di finestre, due porte ed altri lavori di pittura". Un elemento di confusione per l'identificazione delle varie individualità coinvolte fu il paracamino che raffigura "Venere nella fucina di Vulcano", commissionato al Crosato per il Gabinetto della Toeletta della Regina dove si trova tuttora, citato nel pagamento insieme alle altre pitture della stanza. Il soggetto allegorico del paracamino della camera da lavoro, in cui è raffigurato anche un braciere, fu scambiato per l'episodio mitologico e l'attribuzione al Crosato estesa agli altri dipinti della stanza. Lo zoccolo presenta una scansione non sempre regolare, che in linea generale prevede l'accostamento di tele raffiguranti scene allegoriche di puttini a sviluppo orizzontale a dipinti su legno, alti e stretti, raffiguranti bouquets di fiori con nastrino. In totale, sulle quattro pareti, si trovano trentatrè pannelli a fiori eseguiti da Anna Gili e sedici con putti, di mano di Giuseppe Valeriani, tutti schedati singolarmente anche se alcuni al momento sprovvisti di fotografia specifica a causa di difficoltà tecniche emerse durante la campagna fotografica. I dipinti presenti nello zoccolo sono collocati in una struttura lignea a pannelli, decorata nella parte superiore da preziosi intagli decorativi "a giorno" su specchi, dove le scene su tela sono racchiuse da semplici cornici modanate e le tavole con fiori da cornici intagliate con minuti decori d'ispirazione vegetale. Non sono noti al momento gli autori della parte di minuseria dello zoccolo, attribuito a maestranze piemontesi, probabilmente qualcuno degli "esponenti di generazioni familiari con esperienza secolare" elencati da Gritella nel testo in bibliografia (cfr. G. Gritella, "Juvarra", v. II, p. 255), anche se Rovere riferisce che nella camera furono attivi gli intagliatori Ignazio Carlone e Giuseppe Bolgiè. Tutti i pannelli dipinti compresi nello zoccolo sono stati schedati singolarmente
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100200831-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0