scena di battaglia

dipinto, ca 1637 - ca 1649

Cornice di legno intagliato, dorato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto si trova attualmente in una collocazione di deposito, che non corrisponde affatto a quella originaria; esso infatti proviene dal Castello di Moncalieri, da cui fu prelevato nel 1925, come attestato dal "Bollettino di carico del 6 ottobre", per essere collocato in Palazzo Reale. Nella residenza suburbana la tela è attestata nel 1909 al "Piano primo, Locali già Museo Ornitologico" e nel 1880 al "Piano primo, Sala n. 1". Il quadro - descritto nel 1880 come - "Dipinto antico su tela. . . [raffigurante una] Battaglia nel Medio Evo" è ricordato sempre con la sua "cornice in legno modinata antica intagliata e dorata". La lettura dell'opera, fortemente compromessa dall'applicazione di carta giapponese su un'estesa superficie della tela, porterebbe ad una datazione al secondo quarto del XVII secolo. A tale epoca infatti risalgono alcuni elementi dei costumi dei personaggi delineati, tra cui gli stivali alti in cuoio, il cappello in feltro con piume, le braghe con strisce profilate d'oro, il collare piatto a linea squadrata e le banderuole sventolanti sulle lance dei membri delle "compagnie di lancie" (cfr. R. Levi Pisetzky "Storia del costume in Italia", v. III, 1966, pp. 378-381 e tavv. 172-173). Il cattivo stato di conservazione non permette di individuare con certezza il paesaggio in cui è ambientato il fatto d'arme, per cui attualmente non si è riconosciuto l'episodio storico rappresentato. Si suppone tuttavia che esso possa raffigurare un'impresa di Vittorio Amedeo I di Savoia, celebrato anche negli affreschi dell' "aula regia" di Palazzo Taffini d'Acceglio a Savigliano. Il dipinto presenta evidenti analogie con una tela presente sulla parete est della sala n. 65 al secondo piano della residenza, catalogata da Laura Senatore (cfr. n. ° di catalogo 00201847). Quel dipinto, in migliore stato di conservazione, ha dimensioni, cornice, datazione e attribuzione analoghe e numero d'inventario del 1911 successivo a quello del quadro qui in esame, per cui si desume che in passato i due erano stati collocati vicini. Entrambi inoltre presentano l'iscrizione sul retro "Donato dal C. e Duc", che attesterebbe una donazione, ipotesi da verificare, e probabilmente raffigurano la stessa persona su cavallo pezzato. La battaglia catalogata da Laura Senatore sembra rappresentare l'assedio di Verrua del 1625 mentre la presente, se il corso d'acqua in secondo piano fosse la Bormida, potrebbe identificarsi con la battaglia di Monbaldone avvenuta nel 1637. ; Nella camera di parata della Duchessa d'Aosta (n. 54) sempre al secondo piano si conserva un'altra tela omogenea alle due appena descritte, non tanto per dati stilistici, quanto per dimensioni, provenienza, contiguità di numeri d'inventario nella sede di Moncalieri ed epoca di realizzazione, che raffigura l'assedio di Cherasco (cfr. scheda n. ° 00201867)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100200716
  • NUMERO D'INVENTARIO 5162
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI retro, tela, in alto a sinistra - D.C. [/ ] 46 cancellato da barra nera - corsivo - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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