Un pomeriggio nella Cattedrale di Milano. interno del duomo di Milano

dipinto, 1865 - 1865

In una navata di chiesa molto elevata in altezza, con volte a sesto acuto in penombra e alte colonne a destra che fiancheggiano una porta riparata da tendaggio di colore rosso, un folto gruppo di persone passeggia e ammira la bellezza dell'edificio. Una figura femminile con abito violetto cangiante è un po' più in primo piano rispetto agli altri, si rivolge verso la porta ed è colpita dalla luce che entra dai lati della tenda. Sullo sfondo al centro è una vetrata cattedrale multicolore con rosone sulla sommità. Cornice in legno dorato con motivi a pastiglia a foglie d'edera agli angoli

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Pessina Giovanni (1836/ 1904): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Pessina, nato a Bergamo nel 1836 e vissuto a Milano, dove morì in miseria nel 1904, fu pittore di prospettive in interni di buone capacità, espose opere all'Accademia di Brera e anche all'Esposizione Universale di Parigi del 1867, e ricevette numerosi premi (Comanducci A.M., Dizionario illustrato dei pittori e incisori moderni, 1962, v. III, p. 1418). Il dipinto, ora nei depositi del Castello di Racconigi, firmato e datato 1865, fa parte della sua produzione riguardante particolari di interni di edifici religiosi lombardi, raffigurati con grande attenzione ai particolari architettonici e decorativi, in soffuse atmosfere di penombra. Un confronto interessante può essere fatto con il dipinto, di poco più piccolo ma di analogo formato allungato, intitolato Interno del Duomo di Milano, firmato e datato 1862, ad olio su tela, ora alla Galleria d'arte moderna di Milano (inv. 165). Si tratta di un altro scorcio del duomo, ma rappresentato con la stessa impostazione prospettica e con una figura femminile isolata (Caramel L. Pirovano C., Galleria d'arte moderna. Opere dell'Ottocento, Milano 1975, cat. 2045, tav. 2040). Sul retro del dipinto di Racconigi sono presenti numerose iscrizioni. Il numero giallo si riferisce all'inventario del 1951, mantenuto nel 1955; quello azzurro è precedente al 1951 (infatti nell'Inventario dei mobili del Real Castello di Racconigi, del 1951, ora al Castello di Racconigi, era già considerato "numero vecchio"); il numero a pennello verde preceduto dalla R è databile a dopo il 1920, ma non dovrebbe essere quello dell'inventario del 1933. La sigla a pennello rosso sul retro della tela, ripetuta a impressione sul retro della cornice, indica l'appartenenza al patrimonio del Re, e dovrebbe essere più antica; il timbro a impressione con la lettera U coronata potrebbe indicare un inventario voluto da Umberto I. Ci sono poi altri numeri sul retro della cornice, ma non si sa a cosa si riferiscano. Interessante è l'iscrizione a inchiostro in lingua inglese direttamente sul legno del retro della cornice: indica l'autore, il titolo dell'opera, siglata col numero 1, e un indirizzo (53 Brompton Crescent) che con molta probabilità è di una città inglese (Londra ?). Essa proverebbe il passaggio dell'opera sul mercato antiquario internazionale a una data non precisata; resta da capire mediante quali vie sia giunta al Castello di Racconigi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199895
  • NUMERO D'INVENTARIO R 6897
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
    2006
    2016
  • ISCRIZIONI in basso a destra, in rosso - G. Pessina 65 - a impressione - inglese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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