Santa Elisabetta d'Ungheria

dipinto,

La composizione è dominata dalla figura della Santa, riccamente abbigliata, con una sottoveste candida, una sopraveste abbondantemente ricamata e un manto soppannato di pelliccia. Corona d'oro con pietre preziose e scettro, appoggiati sul terreno. Con una mano regge il manto, mentre con la destra porge l'elemosina al povero, seduto sulle scale di una abitazione. Il povero, descritto come anziano ed infermo, è adgiato sopra un sacco marrone ed è accompagnato da un bastone. Sullo sfondo: un albero dalle foglie piccole e fitte e alberi più piccoli chiudono la composizione. Il cielo, azzurro pallido, è solcato da nuvolette bianche ed animato da cherubini

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Torinese
  • LOCALIZZAZIONE Bricherasio (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è stata recentemente presa in considerazione da Nesta nel suo saggio sul Settecento nel Pinerolese (P.Nesta, Preliminari di indagine sulle opere pittoriche settecentesche di tema religioso nella diocesi di Pinerolo, in AA. VV. Il Settecento religioso nel Pinerolese, Atti del Convegno di Studi 7-8 maggio 1999, Pinerolo 2001, p. 567). Lo studioso, affidandosi alle testimonianze delle Visite Pastorali del 1730 e del 1749, ritiene che il quadro con la Santa Elisabetta sia stato eseguito nel lasso di tempo che intercorre tra le due visite, dallo stesso pittore che si occupò di realizzare la tela con la Pietà, collocata sull'altare laterale destro. Il libro dei Conti dei Rettori della Confraternita di San Bernardino permette di restringere ulteriormente il campo cronologico e di datare con maggiore precisione l'opera. Sappiamo, infatti, che il 9 luglio 1741 venne mandato un pedone a Vigone per consegnare un lettera allo scultore Prada, esecutore della cornice del quadro, affinchè venisse di persona a verificare quanto si dovesse fare grande il quadro di Santa Elisabetta. Il 10 novembre dello stesso anno, il Rettore in carica ordinò il pagamento del trasporto del quadro, che possiamo quindi immaginare concluso, da Torino a Bricherasio. Qualche giorno dopo vennero stanziati dei soldi per l'esecuzione della cornice a fogliami, completata pochi mesi dopo. L'opera, di buona bottega, testimonia il momento particolarmente felice della Confraternita di San Bernardino, che, entrata in possesso di molti beni mobili e immobili a partire dal secondo ventennio del Settecento, si diede un enorme da fare per arricchire la nuova chiesa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199646
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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