incredulità di San Tommaso
dipinto,
1625 - 1649
Dipinto con cornice decorata a rilievo con motivi vegetali, girali, e quattro testine di cherubini negli angoli
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Genovese
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è identificabile con quello ricordato dall'"Inventario De Pontificali, Paramentali, Pianete, Pluviali, Lingeria, Argenteria, Reliquie, Scuroli Di tutti i Mobili, che esistono tanto nelle Sagrestie, quanto nella Chiesa, Proprj, Ed aspettanti alla Chiesa Cattedrale Di S. Eusebio Martire, e Patrono. Fatto nell'Anno del Sig.re 1792 Dai Sig.ri Canonici deputati dal Capitolo, il Sig.r Can.co Prevosto Del Carretto, ed il Sig.r Can.co Ceva Tesoriere, e dai Sagristi d'essa Chiesa" (Capellino M. 1999, p. 102), nella Sacrestia Maggiore, descritto come "quadro grande con cornice dorata.. rappresentante...l'apparizione di Cristo a S. Tomaso Ap.". Nel 1928 E. Pasteris nel suo studio sul Duomo di Vercelli, ricorda tra i più notevoli dipinti conservati nelle due sacrestie "specialmente un S. Tommaso toccante la piaga di Gesù", allora già collocato nella sacrestia dei cantori. La composizione serrata attorno a un fulcro rappresentato dalla figura del Cristo, il forte contrasto tra il fondo scuro e il cromatismo delle figure, hanno il loro modello più immediato nelle tele di analogo soggetto dipinte da Bernardo Strozzi intorno al secondo decennio del XVII secolo, quando più stretta si manifesta la sua adesione ai modi pittorici e alle tematiche di matrice caravaggesca. L'elemento di "verità" si riconosce nelle piaghe del Cristo, che ritroviamo, ancora più marcatamente definite, nell'Incredulità di San Tommaso dipinta dallo Strozzi nei primi anni venti (Genova, Galleria di Palazzo Rosso, inv. n. PR 74). Rispetto al dipinto di Genova, l'autore della tela vercellese appare più fedele al testo del Vangelo di Giovanni (20, 27), per cui il santo avvicina appena il dito al costato del Cristo senza giungere a toccarlo mentre lo Strozzi sottolinea ed enfatizza l'episodio, raffigurando Cristo che tiene e avvicina al suo costato la mano di Tommaso fino a fargli inserire l'indice fra i lembi della ferita. La vigorosa figura del santo che occupa il primissimo piano della tela, di evidente suggestione caravaggesca, trova confronti nel San Tommaso dipinto dallo Strozzi nella replica del Museo de Arte di Ponce, databile ai primissimi anni del terzo decennio (cfr. Algeri G. La formazione, l'attività giovanile e la prima maturità, in Gavazza E./ Nepi Scirè G./ Rotondi Terminiello G. a cura di, Bernardo Strozzi Genova 1581/82 - Venezia 1644, catalogo della mostra, Milano 1995, pp. 21-38, schede nn. 25, 31; Galassi M. C. Documenti figurativi per un soggiorno romano di Bernardo Strozzi, in Bollettino dei Musei Civici Genovesi, anno XIV, n. 40-41-42, Gennaio/ Dicembre 1992, pp. 45-53; per il prototipo caravaggesco vedi Marini M. Caravaggio Michelangelo Merisi da Caravaggio "pictor praestantissimus", Roma 1987, pp. 176-177, 334, 423-424)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199259
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0