pianeta, opera isolata - manifattura italiana, manifattura italiana, manifattura milanese (prima metà, seconda metà sec. XVII, sec. XVIII, sec. XVIII)

pianeta, 1600 - 1649

La pianeta è in damasco rosso, ornato con teorie, con andamento verticale e svalsate, di grandi fiori stilizzati che si alternano a palmette dalle quali si dipartono, in alto e in basso, foglie sinuose che si intrecciano. La faccia anteriore presenta altri due damaschi: uno, per la parte superiore della colonna, è decorato con una cornucopia, per i laterali il tessuto è ornato con maglie che racchiudono vasi con fiori. E' foderata con 2 pannelli di tela di cotone giallo. Sulle colonne è stato applicato il gallone più alto, in oro filato, con palmette stilizzate, posto al rovescio sullo scollo. Un secondo gallone, in oro filato e impreziosito da foglie e grappoli d'uva, forma i rettangoli ai lati della colonna anteriore e rifinisce la giuntura sul petto. L'orlo è stato rifinito con il gallone più basso in oro filato, con un tralcio con foglie sinuose. Sul rovescio della faccia anteriore, all'altezza del petto, è cucita una fettuccia in tela di cotone arancione

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA cotone/ batista
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Manifattura Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Borgosesia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta è il frutto di un rimontaggio tardo, forse ottocentesco, di tessuti più antichi, uniti fra loro solo sulla base del colore, senza tener conto delle diverse composizioni ornamentali. Il damasco impiegato per la faccia posteriore è decorato con un modulo di grandissime dimensioni, che appare inclopeto. La struttura compositiva si ispira ad esempi settecenteschi, come illustra il confronto con il damasco, datato 1774 e di manifattura fiorentina, impiegata per confezionare un insieme liturgico della Cappella Palatina di Palazzo Pitti (R. Orsi Landini, I paramenti sacri della Cappella Palatina di Palazzo Pitti, Firenze 1988, p. 110, scheda n. 48).; Per la faccia anteriore, invece, si sono scelti alcuni frammenti di un damasco che presenta un disegno di ampio respiro che probabilmente non doveva essere dissimile, come struttura compositiva, a quello del pannello datato alla prima metà del XVIII conservato presso il Museo del Tessuto di Prato (S. Bardazzi, E. Castellani, Arredi e paramenti. S. Vincenzo S. Niccolò S. Clemente in Prato, Prato 1988, p. 183). Con questo stesso tessuto è stato realizzato anche un velo di calice ed alcuni frammenti sono stati impiegati per realizzare una stola. Si dfeve quindi immaginare che nella chiesa vi era un parato confezionato con tale stoffa, che venne smontato, probabilmente perchè rovinato e inservibile, per poter "restaurare" altri insiemi liturgici.; La stessa origine potrebbe avere anche il terzo damasco che appare come uno dei molteplici esempi di questa particolare tipologia decorativa, di origine milanese e collocabile nella prima metà del Seicento, presente soprattutto nella diocesi novarese, come testimoniano gli studi condotti in occasione della mostra tenutasi nel 1994 a Novara (A. M. Colombo, I damaschi tra Cinquecento e Seicento: un'indagine territoriali, in P. Venturoli (a cura di), I tessili nell'età di Carlo Bascapè vescovo di Novara (1593-1615), catalogo della mostra, Novara 1994, pp. 55-75).; Negli inventari del Settecento e dell'Ottocento registrano diverse pianeta rosse, ma le loro succinte descrizioni non permettono di riconoscere questo abito liturgico. Nell'inventario del 1763 sono ricordate cinque "pianete di damasco cremisi ornate d'oro falso" (Archivio Storico e Diocesano di Novara, Atti di Visita Pastorale, vol. 339, f.96v), mentre in quello steso nel 1801ne sono menzionate quattro. Nel 1823 ne sono infine elencate "sette (...) di damasco cremisi" (Archivio Storico e Diocesano di Novara, Atti di Visita Pastorale, vol. 405, F. 44V)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198837
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1600 - 1649

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE