flagellazione di Cristo

dipinto,

Al centro della scena è Cristo appoggiato ad una colonna, decorata con foglie di vite, fiancheggiato da due aguzzini, con le sferze, nell'atto di flagellarlo. A sinistra è San Bernardino, a destra è Santa Marta, entrambi raffigurati con i rispettivi simboli. Ai lati sono due figure incappucciate, con una veste bianca, inginocchiate. Sul fondo si intravedono soldati e altri astanti. L'episodio è collocato entro una struttura archittettonica con volta cassettonata e colonne e pavimento a rombi. I colori prevalenti sono il rosso, bianco e marrone

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo-piemontese
  • LOCALIZZAZIONE ORTA SAN GIULIO (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dall'altare di Santa Marta dell'oratorio dei Santi Bernardino e Marta di Orta, ove era segnalato nell'inventario del 1618. Per questo altare era stato commissionato dai confratelli di Santa Marta, ivi raffigurati, che avevano presumibilmente ordinato il quadro con il tema rappresentato in relazione con la pratica del "flagello", a cui gli stessi aggregati erano dediti secondo la tradizione. Nel 1944 il dipinto fu asportato dall'antico altare e collocato nell'attuale sito, con l'inserimento nella cornice che in tale periodo racchiudeva una moderna statua di San Giuseppe, sistemata nel 1920 e poi rimossa e portata nella casa del clero di Miasino.; Il quadro ha conosciuto diverse interpretazioni attributive, da Raffaele Giovenone a Fermo Stella, attribuzioni non completamente convincenti, come hanno sottolineato di recente Cristina Terzaghi e Andrea di Lorenzo. Caratterizzato da un intenso calligrafismo e da forti retaggi manieristici (gli aguzzini, l'architettura, l'anatomia del Cristo), il dipinto è collocabile in quel filone di cultura tardogaudenziana, da cui è percorso il territorio del Cusio nel secondo 500, nell'ambito di una complessiva crisi figurativa, prima dell'arrivo di Carlo Bascapè che segnerà un rilancio e un aggiornamento alla moderna cultura lombarda. In assenza di un repertorio completo degli artisti operanti in tale contesto cronologico nel novarese, il giudizio va inevitabilmente sospeso, con il riferimento generico ad un pittore piemontese lombardo, attivo tra sesto e settimo decennio del 500
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198493
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI entro un medaglione accanto a San Bernardino - IHS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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