Il turibolo presenta una base circolare con orlo piatto, una cornice baccellata e bombata ed il campo interno liscio e lucido. Nella coppa, avvitata alla base, alla parte inferiore baccellata e bombata, seguono una cornice liscia ed un'altra alta e modanata in cui, su fondo granito, si ripetono foglie di acanto alternate a rosette e a fiori. Su quest'ultima, sono saldati tre cherubini, dietro ai quali si inseriscono i perni d'attacco delle catenelle. Il coperchio, dal corpo piriforme, è impostato sulla successione di quattro diverse cornici: una liscia e modanata, una con foglie d'acanto alternate a rosette, una a cerchi che si intersecano ed infine un'altra con rosette e fiori. A queste traforate, segue la calotta baccellata e bombata, sulla quale è fissata una piccola sfera lucida. L'impugnatura a campanello, rialzata su gradino, è costituita da due cornici e dalla calotta baccellata e bombata. A quest'ultima è fissato l'anello apicale. Le catene di sospensione sono quattro

  • OGGETTO turibolo
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ foratura
  • ATTRIBUZIONI Tribocco Pietro (notizie 1826-1853): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Domenico
  • INDIRIZZO Piazza San Domenico, Casale Monferrato (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il turibolo può essere accostato alla navicella della scheda 00098393 con la quale costituisce il servizio per l'incensazione. Entrambi infatti presentano: la base, a sezione circolare, con il bordo piatto lucido e liscio, una cornice degradante bombata e baccellata ed il campo interno liscio e lucido; la coppa, baccellata nella parte inferiore e liscia e lucida in quella superiore. Nel turibolo, lavorato a traforo nel coperchio, si ripetono baccellature, cornici a rosette e a foglie d'acanto, riprodotte in dimensioni diverse e circonferenze che si intersecano. I due turiboli conservati presso la Cattedrale, datati all'anno 1845 per l'iscrizione sull'orlo della base e come risulta anche dalla rata di pagamento, annotata nel "Libro dei conti della Compagnia del S. S. Sacramento" ed effettuata il 10 luglio 1845, riprendono la struttura e la successione di cornice a traforo di questo in esame. Da quest'ultimo differiscono soltanto per le decorazioni più ricche ed accurate nelle quali i giri di palmette rovesciate sostituiscono le cornici baccellate più semplici; il coperchio realizzato a traforo, anche nella calotta, presenta ornati più preziosi quali mannelli di grano tra tralci di vite e grappoli d'uva. Il prevalere dei vuoti sulle lamine ritagliate, conferisce ai turiboli una figura più allungata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198394
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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