navicella portaincenso,

La base a sezione circolare, presenta un orlo piatto, una cornice baccellata e bombata ed il campo interno liscio, terminante con collarino. Il fusto è costituito da un nodo centrale a vaso con spalla baccellata. Un nodo a rocchetto decorato con sottili cornici a bande oblique, raccorda il fusto alla coppa. Quest'ultima è baccellata e bombata nella parte inferiore e liscia in quella superiore. Il coperchio si articola in due parti di cui una fissa nel retro e l'altra mobile nella parte anteriore. Sulla prima, fungendo da impugnatura, è rovesciata una grossa conchiglia lavorata a tutto tondo ed ornata, su fondo liscio, da una grossa foglia d'acanto che l'avvolge quasi completamente. Al centro del coperchio, una cerniera ne permette l'apertura

  • OGGETTO navicella portaincenso
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Tribocco Pietro (notizie 1826-1853): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Domenico
  • INDIRIZZO Piazza San Domenico, Casale Monferrato (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pietro Tribocco contribuì notevolmente ad arricchire l'arredo della Cattedrale, eseguendo molti restauri e realizzando candelieri, pissidi, ostensori ed altre suppellettili sia per conto del Capitolo della Cattedrale, che per la Compagnia del Santissimo Sacramento e di Sant'Evasio. Dalla consultazione di due fatture allegate ai mandati di pagamento emessi dalla Compagnia del S.S. Sacramento del Duomo e di una indirizzata al Capitolo, si constata che l'argentiere cambiò residenza tre volte: il 18 Agosto del 1832 dimorava nella Contrada di Po, in piazza San Francesco; il 22 novembre del 1839, in Contrada del Duomo ed il 31 gennaio del 1852, in Contrada di Porta Genova. Nelle stesse si specifica anche che l'orefice era "fabbricante e negoziante d'ogni sorta d'oggetti d'oro e d'argento in Casale". Nel mandato della Compagnia del Santissimo Sacramento del 17 febbraio del 1852, si attesta poi che il tesoriere versò la somma di £. 77 al signor Pietro Tribocco e al suo socio Giovanni Mossetti. Il mandato del 25 gennaio 1853, pure essendo l'allegato relativo a quello del 31 settembre 1852, scritto ad entrambi, fu firmato "Per Tribocco Mossetti Giovanni". A questa data, forse Mossetti era già subentrato al socio di cui rilevò probabilmente il negozio in Contrada Porta Genova n. 56. Augusto Bargoni dà notizia che fu prima residente a Susa e poi a Casale Monferrato e che negli anni 1826 e 1829 depositò il punzone, costituito da "PT con un Grappo d'uva in mezzo". La sua produzione casalese è databile tra gli anni Trenta e la fine degli anni Quaranta. In questa, si verifica una commistione di motivi tipici dello stile Luigi XVI, ritornati in auge con la Restaurazione e caratterizzati da cornucopie, rosette, viticci e ghirlande ed elementi neoclassici come per esempio la prevalenza di superfici lisce e lucide in contrasto con le decorazioni a foglie stilizzate lanceolate e d'acanto. Si nota altresì che la sua produzione per la Cattedrale, rispetto a quella della Chiesa di San Domenico, è caratterizzata da una maggiore ricercatezza e meticolosità, cosicchè, le suppellettili rispecchiano nella qualità l'importanza della committenza più prestigiosa. Quest'effetto tuttavia non è ricercato mutando tipologie e stilemi, ma rielaborando quelli stessi presenti nell'arredo sacro da lui eseguito un decennio prima, per la Chiesa di San Domenico; variò soltanto le proporzioni e la ricchezza dell'ornato affinchè i vasi sacri diventassero più slanciati e si impreziosissero con una lavorazione più ricercata che riuscisse a conferire una sensazione di movimento, di verticalità e di leggerezza. Nella navicella in oggetto, il fusto è risolto con un nodo a vaso con spalla baccellata, soluzione questa che sarà ripresa con variante di decorazione e di proporzioni, nel reliquiario con scheda 00198398. Per analogie stilistiche, può essere accostata al turibolo con scheda 00198394 con il quale costituiva il servizio d'incensazione. E' possibile istituire un confronto con la navicella eseguita probabilmente insieme ai due turiboli nel 1845 e conservata presso la Cattedrale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198393
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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