ritratto di Margherita di Savoia - Genova

dipinto, 1879 - 1879

Dipinto rettangolare raffigurante la regina, in età giovanile, seduta di tre quarti, accanto a un tavolo visto di scorcio, al quale si appoggia, recando nella mano destra una rosa bianca. La visione dell'interno, parziale, non ne permette un'identificazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Biagi Luigi (notizie 1879): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Giovanni Marghinotti
  • LOCALIZZAZIONE Villa della Regina
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto della Regina Margherita di Savoia (1851-1926), consorte di Umberto I, è identificabile per la prima volta tra gli arredi di Villa della Regina a partire dall'"Inventario dell'Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Casa della Villa della Regina Castello", compilato nel marzo del 1890, quando è registrato nella "Sala gialla attigua al Salone" (stanza 23), insieme ai "grandi quadri a olio, con cornice dorata, rappresentanti S. M. Vittorio Emanuele 2°, il Re Umberto [...]". Pochi anni dopo, tra il 1895-1896, una foto eseguita da J. David (Archivio di Stato di Torino, Corte, INFM, cat. 21, u. a. 954, ALBUM 1895-1896) documenta il temporaneo trasferimento del ritratto sulla parete est del salone, ancora dotato di una cornice riccamente intagliata a grandi motivi vegetali e, al vertice, dallo scudo con croce e corona Sabauda. Nell'inventario del 31 dicembre 1907 il dipinto e la sua cornice sono valutati "£. 2000" (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza, Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari, Categoria 11, Inventari dei beni, mazzo 654, categoria 5, Mobili diversi, fascicoli non numerati). Ancora, nel 1919, il quadro è ricordato nella "Sala Rossa", con una cornice dorata, ricca d'intagli, accompagnata da uno stemma (ibid., cartella 232 A). Nel 1931 l'inventario compilato dalla direttrice Merlo ne segnala lo spostamento, insieme con il ritratto di Umberto I, nella stanza n. 24 che in quell'occasione assume la denominazione di "Sala S. M. Umberto I e Margherita di Savoia" (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza, cat. 11, mazzo 655). In una foto anteriore al 1933 il ritratto, con la cornice sopra descritta, risulta nuovamente trasferito nell'Anticamera verso Ponente (23) dell'Appartamento del Re, collocato sopra la mostra di camino, nella parete est, accanto all' immagine di Vittorio Emanuele II collocata nella parete sud (cfr. C. Mossetti, a cura di, Villa della Regina. Diario di un cantiere in corso, Torino 1997, p. 115, fig. 7). L'opera non è citata nella descrizione dei singoli ambienti del palazzo redatta da Eugenio Olivero (La Villa della Regina in Torino) nel 1942. Alla fine di quell'anno il quadro "con ricca cornice dorata" risulta infatti tra gli "oggetti e mobili artistici" della Villa inviati al Castello di Agliè e successivamente trasferiti in deposito presso la Soprintendenza (ASTO, Corte. Istituti Assistenza e Beneficenza, mazzo 656 (1882/1963): Inventario dei beni mobili e catalogo della biblioteca, cc. non numerate, vd. Oggetti e mobili artistici di Villa della Regina inviati al Castello di Agliè in deposito presso la Soprintendenza, 4 dicembre 1942, firmato dalla direttrice di Villa della Regina Bandini Maddalena). Riportato alla Villa, il 19 giugno 1968 il dipinto è rubato e fortunosamente recuperato il 18 luglio dello stesso anno dai frati della chiesa di S. Maria del Monte dei Cappuccini, sotto la statua della Madonna antistante l'edificio. L'opera, gravemente danneggiata sia per il taglio della tela asportata malamente dal telaio sia per il distacco e l'ossidazione del colore specie nel margine sinistro, a causa dell'umidità patita, è sottoposta ad un immediato intervento di restauro, operato da Guido Nicola (SBAS TO, Archivio Corrente, Villa della Regina). Nel 1983 la cornice (altezza 206, larghezza 155) è trasferita dalla Villa nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, nei locali antistanti alla portineria (cfr. scheda di Rosanna Arena n. 807/L). Nel 1995, Cristina Mossetti, funzionario della Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici e Demoetnoantropologici del Piemonte, dirigeva un nuovo restauro del dipinto, condotto dallo stesso laboratorio. Nel 1998 Rosanna Arena osservava che nel documento relativo al ritrovamento del quadro dopo il furto del 1968, era indicato il nome di Giovanni Marghinotti (Cagliari 1798-1865), pittore di storia e ritrattista, come autore dell'opera (A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1962, p. 1106, terza edizione ampliata, a cura di L. Pelandi e L. Servolini). In realtà la sua paternità può oggi essere esclusa con certezza grazie al rinvenimento del documento che attesta la commissione del dipinto, ad opera della Regina stessa, al pittore Luigi Biagi di Firenze "dimorante Via Santo Spirito 27" nell'anno 1879 (prosegue in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100197803
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1879 - 1879

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'