paesaggio con rovine

cassettone, post 1700 - ante 1749

Otto gambe a zampa di leone su cui poggia una pedana sagomata intarsiata a finte rovine architettoniche; su di essa si innalzano sei sostegni a ricciolo che si prolungano nei montanti angolari e sono rifiniti da intarsi a volute e motivi geometrici con applicazioni alle estremità di bronzo dorato. Il corpo, completamente intarsiato con motivo a pannelli rettangolari con rovine architettoniche, presenta fiancate incurvate ed ospita due file laterali di tre cassetti con serratura senza chiave con facce a doppia curva; nel mezzo, sotto un cassetto a faccia concava, una rientranza include uno sportello convesso con serratura e chiave. Piano con andamento mistilineo dipinto finto marmo verde

  • OGGETTO cassettone
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    legno di noce/ intaglio/ intarsio
  • MISURE Profondità: 53.5
    Altezza: 83
    Lunghezza: 141
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il curioso cassettone fa parte dei mobili di "Proprietà privata di S.M."; proviene dal Palazzo Reale di Torino e nell'ultimo inventario, redatto nel 1965, è collocato nella stanza da ricevimento del Prefetto al piano terreno. E'noto, inoltre, che l'esemplare venne donato alla regina Margherita, unitamente ad una specchiera definita di stile Luigi XVI al momento non rintracciata, dal Cavaliere Giuseppe Maria Salà il 22 Novembre 1890. Analizzando il cassettone che nel corpo presenta tutte le caratteristiche e la qualità dei mobili intarsiati della prima metà del XVIII secolo, appare evidente che le gambe originali, probabilmente di forma ad esse, siano state segate a circa metà e siano state raccordate con la pedana, anch'essa intarsiata, alla quale sono state aggiunti come sostegno gli otto piedi a zampa di leone, tipicamente ottocenteschi. L'ipotesi è suffragata anche dalla presenza di un piano d'appoggio superiore in legno dipinto a finto marmo, decisamente inadeguato al resto del mobile. Si tratterebbe quindi di un caso di reimpiego di un pregevole mobile del secolo precedente e non stupisce che esso sia stato donato alla regina Margherita, promotrice del revival neobarocco nelle residenze sabaude affidato alla regia dell'architetto Emilio Stramucci. Per quanto riguarda la tipologia del corpo del cassettone, essa è tipicamente francese, del tardo regno di Luigi XIV e spesso viene chiamata erroneamente "mazzarina", replicata per tutta la prima metà del XVIII secolo anche in Piemonte ove furono realizzati pregevoli esemplari intarsiati dalla bottega del Piffetti. Non infrequente sia in ambito francese che nord Italiano, la decorazione con pannelli a finte rovine architettoniche che rimarranno di moda sino alla fine del secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100197058
  • NUMERO D'INVENTARIO 2257 PP di S.M
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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