Trinità con la Madonna, Santa Lucia, San Secondo, Sant'Aventino, San Giuseppe e Sant'Apollonia

dipinto,

Tela entro cornice modanata a filo del telaio. In alto, tra soffici nubi e angioletti, sono raffigurati la Vergine e la Santissima Trinità. Sotto, al centro, Sant'Aventono con la pianeta damascata nei colri rosso, nero, é inginocchato e si stringe il capo tra le mani. Sulla sinistra, in promo piano, é ricoscible San Secondo, in cotta d'armi, il mantello rosso, la spada e il modellino della città di Asti. Alle spalle del santo, Santa Lucia é rappresentata con gli occhi sul piatto. A destra, San Giuseppe inginocchiato, il mantello ocra, ha la mano destra sul petto, mentre l'altra reca la verga fiorita. In secondo piano Sant'Apollonia, con il corsetto rosso e il mantello azzurro, rivolge lo sguardo al cielo e trattiene la palma del martirio e le tenaglie

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
    tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Pelizza Francesco (notizie 1638)
    Pelizza Bartolomeo (notizie 1597-1622)
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Collocata assieme ad altri dipinti provenienti dalla chiese astigiane soppresse con decreto napoleonico, quasta tela potrebbe provenire dalla chiesa conventuale di San Francesco la quale contava, tra i numerosi altari, quello dedicato alla Santissima Trinità fondato nel 1588 per volere di Laura Mazzetti di Frinco; successivamente, l'abate Incisa descrive nella stessa chiesa un altare di patronato dei Roero Monteu dedicato a Sant'Aventino, le cui reliquie sono oggi conservate in cattedrale. La tela presenta notevoli affinità di stile con la "Crocifissione, santi e due donatori" conservata nel medesimo ambiente del duomo e ad altri due dipinti attribuiti recentemente alla bottega di Bartolomeo e Francesco Pelizza (A. Rocco in E. Ragusa, 2000). Le tipologie dei volti, i caratteristici angioletti, i cangiantismi delle vesti, certi colori accesi dei panneggi, ma sopratutto l'conografia della Trinità, trovano confronto la "Santissima Trinità, la Madonna con Bambino e santi della parrocchiale di San Pietro a Villanova d'Asti, mentre la figura di Sant'Apollonia ricalca quella di Santa Cristina presente nella pala della chiesa della Consolata di Asti, "La Trinità con due santi francescani, San Giovanni Battista, Santa Cristina e due donatori" (di maggiore qualità e forse ascrivibile a Bartolomeo), la cui provenienza dalla chiesa conventuale di San Bernardino è suggerita, oltre che dalla presenza dei santi francescani, anche dall'iscrizione emersa sul retro del dipinto col nome del committente Francesco Piumaccio, lo stesso che ebbe in concessione l'altare della Santissima Trinità a seguito del decreto della visita di mons. Panigarola del 1588. Quest'ultima opera era stata pubblicata da Noemi Gabrielli (1976) che la riferiva ad un manierista piemontese prossimo al Cerano e al Morazzone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100176069
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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