Compianto sul Cristo morto. compianto sul Cristo morto

dipinto,

Tavola entro cornice modanata. Al centro della scena Maria, la veste rossa bordata in oro, sorregge il corpo di Cristo, disposto in posizione diagonale e con il capo sorretto dalle mani di San Giovanni Evangelista, posto sulla sinistra, con la veste verde parzialmente coperta dal manto rosso. A destra, Maria Maddalena iniginocchiata trattiene la mano sinistra di Gesù. Alle spalle delle figure il paesaggio collinare comprende architetture, tra cui la moschea di Omar, mentre si staglliano contro il cielo le croci con i due ladroni e i corvi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
    tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Gandolfino Da Roreto (notizie 1493-1522)
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La mancanca di documenti circa la presenza della tavola in cattedrale non esclude l'ipotesi che essa provenga da una delle chiese conventuali cittadine soppresse in epoca napoleonica. L'attribuzione dell'opera a Gandolfino fu avanzata la prima volta da Brizio (La pittura in Piemonte dall'età romanica al Cinquecento, Torino 1942) e condivisa successivamente da altri studiosi. Il dipinto si richiama in modo evidente a modelli fiamminghi (si veda la posizione diagonale del Cristo), tra cui la Deposizione del monogrammista BM del British Museum di Londra o gli esempi di Gerard David a Winterthur e ad Amsterdam (E. Ragusa, a cura di, Gandolfino da Roreto: vent'anni di restauro, catalogo della mostra Asti 1993). I nessi con l'arte nordica avevano portato Paliaga (Gandolfino pittore in Asti ed in Piemonte, catalogo della mostra fotografica, Asti 1988) a collocare l'opera all'inizio della carriera dell'artista, ma una datazione posteriore, in rapporto con la pala Solaro del 1516 (Asti, Cattedrale), veniva evidenziata da R. Passoni (Schede su Gandolfino da Roreto in G. Romano (a cura di), Piemontesi e Lombardi tra Quattrocento e Cinquecento, catalogo della mostra, Torino 1989). I caratteri stilistici, quali la descrizione del paesaggio e gli effetti luminosi sulle vesti, attestano la matura riflessione di Gandolfino nei confronto del naturalismo padano verso la fine del primo decennio del Cinquecento (E. Ragusa, 1993; S. Baiocco, Profilo di Gandolfino da Roreto, in G. Romano (a cura di) Gandolfino da Roreto e il Rinascimento nel Piemonte meridionale. Torino 1998, pp. 179-265; Id., repertorio delle opere di Gandolfino da Roreto, in G. Romano op. cit., 1998, p. 276)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100176060
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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