figura allegorica femminile

statua 1670 - 1699
Falconi Bernardo (maniera)
notizie 1657-1696

Statua di figura femminile, in piedi, nuda con panneggio che la cinge in vita

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo di Brossasco/ scultura
  • MISURE Altezza: 170
  • ATTRIBUZIONI Falconi Bernardo (maniera): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
  • INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura rappresentante una figura femminile con la mano destra portata al petto, la sinistra regge un panneggio che le cinge il corpo, i capelli raccolti dietro la nuca, fa parte della serie delle sei statue poste sulla balaustra a coronamento della facciata principale del palazzo (E. Olivero, La Villa della Regina a Torino, Torino 1942, p. 11) provenienti, secondo P. Cornaglia (Giardini di marmo ritrovati, Torino 1994, pp. 161-163), dalla Fontana d'Ercole del giardino della reggia di Venaria Reale, opera dell'impresa di Bernardo Falconi, che presentava un complesso scultoreo affine per la presenza di animali marini, i vasi da cui si riversa simbolicamente l'acqua e la nudità delle figure, smantellato nel corso del Settecento e in parte reimpiegato a Villa della Regina nel 1776. L'ipotesi è però messa in discussione da un problema cronologico poiché, come d'altronde nota lo stesso Cornaglia, la fontana di Venaria inizia ad essere smembrata nel 1751 circa, mentre le statue compaiono sul coronamento della facciata già in precedenti fonti iconografiche (a meno di non pensare a un precoce depauperamento della fontana d'Ercole, tra il 1729 e il 1740). Se infatti nella veduta del 1656 del Theatrum Sabaudiae (edito nel 1685) non vi figurano, sono presenti invece in quella incisa da F.B. Werner del 1730 ca. e in quella di G. A. Belmond del 1737, su disegno di G. P. Baroni di Tavigliano, realizzata in occasione delle nozze di Carlo Emanuele III (in quest'ultima veduta è visibile al centro del coronamento la scultura di un'aquila sormontata dalla corona reale, forse identificabile con quella raffigurante lo stesso soggetto ora in deposito nel magazzino interno alla villa). Le fonti documentano quindi le trasformazioni nell'allestimento della facciata (modificata da Juvarra nel 1729; in seguito nel 1779: lavori diretti da Paolo Antonio Massazza di Valdandona cfr. C. Roggero Bardelli, M.G. Vinardi, V. Defabiani, Ville Sabaude, Torino 1990, p. 175; F. Fontana, R. Lodari, Parchi e giardini storici, Roma 1991, p. 15; G. Gritella, Juvarra. L'architettura, Torino 1992, vol. II, p. 178) non offrendo alcun dato che possa confermarne con sicurezza la provenienza da Venaria, senza escludere un riutilizzo della serie di statue, stilisticamente omogenee tra loro, originariamente realizzate per i giardini della Vigna. La scultura con la figura femminile allegorica si confronta stilisticamente con le due sculture femminili presenti nella grotta del Grand Rondeau e con quella dell'Esedra (n. 00168598)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100172252
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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