coperta di libro liturgico, opera isolata - ambito lombardo (seconda metà sec. XI)

coperta di libro liturgico, 1050 - 1099

Presenta diverse decorazioni sul piatto anteriore e su quello posteriore. Su quello anteriore anima lignea con al centro l'Arcangelo Michele, (che impugna una croce astile nella mano destra e il globo terrestre nella sinistra) e lungo i bordi girali vegetali. Piatto posteriore: anima lignea rivestita da lamina aurea che presenta, lungo i quattro bordi, 12 figure sbalzate di angeli entro medaglioni, (prodotti con un'unica matrice), decorazioni a filigrana dorata, perle e pietre "en cabochon". Al centro del piatto sono applicate altre quattro placchette auree con le immagini di Cristo Crocifisso (testina a rilievo, corpo lavorato ad incisione e perizoma in smalto), dei dolenti (in smalto cloisonnè), del Sole e della Luna entro medaglioni. Altri tre medaglioni aurei, posti agli angoli del piatto posteriore, recano i simboli degli Evangelisti (manca il medaglione di San Marco)

  • OGGETTO coperta di libro liturgico
  • MATERIA E TECNICA smalto/ lavorazione cloisonné
    argento/ sbalzo/ cesellatura/ doratura/ filigrana
    oro/ sbalzo/ cesellatura/ incisione
    pasta vitrea/ cabochon
  • MISURE Altezza: 29
    Lunghezza: 22
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La critica più recente ha chiarito che i due piatti di questa legatura provengono da due oreficerie distinte: il piatto anteriore, proveniente da una legatura della seconda metà dell'XI secolo, è attribuibile ad un orafo lombardo che elabora modelli bizantini; per quanto riguarda il piatto posteriore, anch'esso datato alla seconda metà del secolo XI, esso costituiva in origine il coperchio di una cassetta destinata a contenere un codice; sono sopravvissute altre opere di questa tipologia ("buchkasten"): sia la pace di Ariberto (1018-1045, Milano, Tesoro del Duomo), che la pace di Chiavenna (fine XI- inizio XII secolo, collegiata di San Lorenzo), entrambe prodotte in Lombardia, fungevano in origine da coperchio per cassette in cui erano custoditi libri liturgici particolarmente preziosi (e semplicemente rilegati in cuoio). L'ipotesi più verosimile è che subito dopo la redazione dello scriptorium capitolare, dell'Evangeliario senza numero (1190-1200), decorato da 15 miniature a piena pagina con Statue della Passione e storie di Sant'Eusebio, si sia deciso di impreziosire questo manoscritto così importante utilizzando per la legatura oreficerie di reimpiego di gran pregio presenti nel tesoro della cattedrale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171245-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI su lamina con San Giovanni - IOHS - lettere capitali - A SMALTO - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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