Santi

reliquiario a teca a cofanetto, 1225 - 1249

Anima in legno rivestita da otto lamine (più quattro strisce sottili) in rame dorato fissate da chiodi. Le lamine della faccia anteriore sono decorate con motivo a cerchiolini realizzato a punzoni e arricchite da teste vitree colorate "en cabochon". Alle lamine sono fissate 5 figure di Santi anonimi, realizzate in rame su matrice, incise, dorate e smaltate (verde, giallo, blu lapislazzuli). Le strisce in rame che incorniciano la fronte (una è perduta) sono decorate da smalto blu con motivo a crocetta. La faccia posteriore presenta una decorazione a losanghe in smalto blu lapislazzulo con due bande orizzontali in smalto e decorato da "rosaces" di ascendenza romanica. I piedini del reliquiario sono in rame dorato "guillochè" (inciso con motivo a losanga)

  • OGGETTO reliquiario a teca a cofanetto
  • MATERIA E TECNICA pasta vitrea/ cabochon
    rame/ sbalzo/ incisione/ doratura
    smalto/ lavorazione a champlevé
  • MISURE Altezza: 16.5
    Lunghezza: 12.5
    Larghezza: 6.5
  • AMBITO CULTURALE Ambito Limosino
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Appartiene alla tipologia delle "chasses de pacotille", realizzate nelle botteghe limosine a partire dal 1225 fino alla fine del secolo XIII e caratterizzate da una decorazione abbastanza semplificata e povera, come attestano il decoro della faccia posteriore e l'impiego su quella anteriore delle figure dette "pompeès", ricavate da stampi (prive di attributi iconografici erano prodotte in serie e utilizzate in oggetti diversificati). I confronti più stretti sono con la ...di Chamberet nel Corrèze (tesoro della chiesa parrocchiale di Saint-Dulcet, datata alla seconda metà del secolo XIII), anch'essa decorata da 6 "pompès", pietre "en cabochon", motivi geometrici a losanga in smalto turchese sul retro e figure di Apostoli in rame "reisepè" sui fianchi; e con la chasse di Lapleau, Corrèze (tesoro della chiesa parrocchiale di Saint Etienne, II quarto del secolo XIII) ancora con Santi "en applique" (qui però più raffinati perchè- pur se privi di braccia e di gambe come quelli vercellesi- presentano, realizzate ad incisione ad altezza del ventre, le mani che tengono un libro in smalto rosso), pietre "en cabochon", cornici con crocette in rame "reservè" e figure di Santi sui fianchi. Il reliquiario di Vercelli è forse identificabile con la "capsula unam ligneam copertam tota argento deaurato cum certis variis reliquis sanctorum" ricordata nell'inventario dei beni di Sant' Eusebio nel 1426; o più verosimilmente con il "vasculo argenteo tolerabili" contenente "de sanguine quod escivit in decolatione Ste Catherine et lacte quod etiam exivit de pectore" (visita pastorale di Mons. Stefano Ferrero, 12 dicembre 1559)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171222
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI pergamena sotto reliquiario, a inchiostro - LAC SANGUINE MIXTUM QUOD EXHIBIT QUANDO FUIT TRANSLATUM CAPUT STE CATHERINE AC RELIQUIS EIUSDEM - lettere capitali - a impressione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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