adorazione dei Re Magi

ancona 1625 - 1649

L'altare poggia su una doppia gradinatura decorata con girali e testine di putti. Sopra la prima gradinata si collocano due formelle rettangolari a destra e a sinistra con l'annunciata e l'Angelo annunciante. Al di sopra l'ancona è limitata lateralmente da doppie lesene, quella verso l'esterno decarata a ricciolo, elementi vegetali, e teste di cherubino, quella sulla fronte con volute a ricciolo, elementi vegetali, teste di cherubino su cui poggiano sostegni a voluta a loro volta reggenti due angeli a figura intera che reggono la parte terminale del pilastrino. Il timpano, terminante con un arco a tutto sesto, all'interno presenta due volute, festoni di putti, e al centro un angiolino. Sopra il timpano su due pilastrini sono collocati due angiolini e sdraiati due Santi (San Pietro e San Paolo). al centro di diparte un fastigio dotato di una piccola ancona delimitata da doppie teste di cherubi, al centro il Padre Eterno, alla sommità due volute (CONTINUA IN OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI De Bernardis Giorgio (notizie 1639-1649)
  • LOCALIZZAZIONE Ameno (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1639, anno della visita pastorale di Tuninelli, l'ancona è in costruzione (de presenti construitur icon elegans et iam est paratum ornamentum sculptum auratum) e nel 1648, in occasione della visita successiva, risulta già terminata. Non abbiamo indicazioni documentarie circa l'artefice, ma è possibile stabilire la sua identità in base a confronti con altri reperti lignei del territorio. La nostra ancona, infatti, rivela precise affinità con due altari lignei della parrocchiale di Miasino, per uno dei quali lo spoglio dei documenti ha portato all'identificazione di Giorgio de Bernardi, artista ossolano di cui era nota l'attività nell'ossola e nel Vallese. L'ancona documentata a Miasino, quella collocata nella Cappella della Trinità, si data al 1640, in contemporanea quindi con l'altare in esame che in quell'anno risulta in costruzione (nel 1639 l'altare di Miasino era già commissionato). Per altro lo stesso rivela maggiori somiglianze con l'altro altare di Miasino riferibile al De Bernardi, quello della Cappella dell'Annunciata, per il quale non abbiamo documenti ma che i confronti stilistici portano ad attribuire al medesimo maestro. Nel nostro caso le incidenze sono numerose e vanno dal timpano alle doppie lesene laterali, al motivo a ricciolo alla base di pilastrine oltre alle fisionomie degli angeli che coincidono anche con quell realizzate nella Cappella della Trinità. D'altro canto con l'ancona di quest'ultima cappella sono precisi raccordi tra le figure distese sopra il timpano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100168861-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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