ANNUNCIAZIONE

dipinto,

Dipinto a olio su tela

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Pozzo Andrea (1642/ 1709): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto che pure è segnalato nell'attuale collocazione, nella seconda sacrestia della cattedrale, dal Casalis, non ha avuto nessuna fortuna critica nè localmente, nè fuori da Mondovì. In occasione della revisione del materiale conservato nella sacrestia, lo si è riconosciuto come opera di qualità di Andrea Pozzo, ed è emersa la scritta sul retro che ne identifica il committente: "1692 in Roma Comprata per il signor can. Michele Luiggi Trombetta. Giovanni Romano riteneva probabile che il dipinto potesse trovarsi su un altare della vecchia cattedrale, prima della ristrutturazione settecentesca. L'ipotesi è confermata dalla visita pastorale del 1720 di mons. Battista Isnardi. Si apprende infatti che la cappella a sinistra dell'altare maggiore era appartenuta un tempo alla famiglia Baglione, quindi era passata a Michele Ludovico Trombgetta, assumendo il titolo della SS.ma Annunciazione. Da questi, con testamento del luglio 1711 era stato donato alla compagnia del Suffragio. In occasione della visita viene risolta una questione tra la compagnia e Bernardino Fulcheri, a cui il canonico Trombetta aveva donato lo iuspatronato della cappellania sotto il titolo dell'Annunciazione, con obbligo di una messa quotidiana. Bernardino Fulcheri chiede di utilizzare "icona SS. e Annunciationis", che si trovava sull'altare al momento della donazione; mentre la compagnia reclama di poter esporre sulla propria cappella la tela delle Anime Purganti "satis pulchra et nova". Il vescovo Isnardi ordina di apporre all'altare in occasione della festività dell'Annunciazione la vecchia tela, rimuovendo temnporaneamente quella delle Anime Purganti. Il passaggio dell'Altare dalla famiglia Baglione a Michele Luigi Trombetta, provicario diocesano a Mondovì dal 1682 al 1687, è collocabile tra il 1672, anno della visita pastorale di Mons. Trucchi, nella quale l'altare è ancora di proprietà della famiglia Baglione e il 1720, anno della visita di Isnardi.Giovanni Romano riconosce l'invenzione dell'angelo annunciante in piena luce, un'affinità con alcuni personaggi della volta di Sant'Ignazio a Roma, evidenziando come la felice semplicità della messa in scena contrasti invece con la ridondanza degli episodi della vita di Cristo e della storia dei Magi realizzate a Roma da Andrea Pozzo per la Confraternita dei Mercanti a Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100167350
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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