putti che giocano

pannello, 1700 - ante 1740

Su di un piano erboso cosparso qua e là da arbusti vi sono cinque putti nudi in atteggiamento ludico: partendo da sinistra, il primo suona un flauto, il secondo è in piedi accanto a un plinto sormontato da un'anfora e regge in mano un bastone, il terzo poggia un piede sulla schiena di un quarto putto che è inginocchiato per terra insieme al quinto. A destra si notano ancora un vaso e una roccia

  • OGGETTO pannello
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Carignano
  • INDIRIZZO via Accademia delle Scienze, 5, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le indagini condotte da Caterina Thellung permettono di accertare la provenienza della boiserie da Palazzo Carignano, da dove giunge nel 1927, come risulta da una lettera del Soprintendente Cesare Bertea, che comunicava al direttore della Galleria Sabauda il nulla osta al trasferimento dai magazzini della pinacoteca di due zoccoli settecenteschi dipinti e dorati "che un tempo ornavano una sala del Palazzo Carignano per ornare le sale di Palazzo Madama" in corso di restauro (documentazione che trova ulteriore conferma nel ritrovamento del frammento di boiserie nelle cantine di Palazzo Carignano. Cfr. C. Mossetti, 1996, p. 147): si trattava della boiserie del Crosato, raffigurante Episodi delle Metamorfosi, e di una serie di pannelli con putti a monocromo in origine montata nel salone delle feste a levante. Inoltre un recente contributo di Cristina Mossetti aggiunge un importante dato documentario utile a definire con precisione la cronologia. Un inventario datato al 1801 segnala nella sala d'udienza dell'appartamento al piano nobile verso mezzogiorno una boiserie "a bambocciate". Tale appartamento era già stato descritto in occasione degli inventari redatti nel 1741 (che mai però descrivono le boiserie) quando il banchiere Durando, procuratore generale dei Carignano, precisa che l'arredo della sala (insieme a quella di parata) era stato pagato da Carlo Emanuele III come dote per il matrimonio celebrato nel 1740 tra il principe di Carignano Luigi Vittorio e Cristina d'Asia Rhensfeld-Rattenbourg. L'anno 1740 viene ad essere termine ante quem per la datazione della boiserie, che si colloca nel periodo del secondo soggiorno piemontese del pittore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100143622A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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