Apollo e Clizia
pannello,
1700 - ante 1740
Crosato Giovanni Battista (attribuito)
1686/ 1758
La scena si svolge all'aperto presso un ruscello: a destra la ninfa oceanina Clizia, vestita con una tunica chiara, rivolge lo sguardo ad Apollo, in piedi accanto a lei e con la corona di alloro in testa, mentre sta subendo la metamorfosi in girasole (sul capo della ninfa è già visibile la corolla del fiore) ad opera proprio del dio del sole. A sinistra si notano tre putti, dei quali uno solleva in alto una coppa, e parte del tronco di un albero. Un altro putto è inginocchiato ai piedi di Clizia
- OGGETTO pannello
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ATTRIBUZIONI
Crosato Giovanni Battista (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Carignano
- INDIRIZZO Via Accademia delle Scienze, 5, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pannello fu recuperato nei locali cantinati di Palazzo Carignano e fa parte della boiserie attribuita a Giovanni Battista Crosato da Andreina Griseri (1961, pp. 42-63) attualmente in Palazzo Madama, e di cui erano conosciute solo 18 tavole (ma è da sottolineare la presenza sulla destra della boiserie recuperata del frammento di un secondo pannello). Le indagini condotte da Caterina Thellung permettono di accertare la provenienza della boiserie da Palazzo Carignano, da dove giunge nel 1927, come risulta da una lettera del Soprintendente Cesare Bertea, che comunicava al direttore della Galleria Sabauda il nulla osta al trasferimento dai magazzini della pinacoteca di due zoccoli settecenteschi dipinti e dorati "che un tempo ornavano una sala del Palazzo Carignano per ornare le sale di Palazzo Madama" in corso di restauro (documentazione che trova ulteriore conferma nel ritrovamento del frammento di boiserie nelle cantine di Palazzo Carignano. Cfr. C. Mossetti, 1996, p. 147): si trattava della boiserie del Crosato, raffigurante Episodi delle Metamorfosi, e di una serie di pannelli con putti a monocromo in origine montata nel salone delle feste a levante. Inoltre un recente contributo di Cristina Mossetti aggiunge un importante dato documentario utile a definire con precisione la cronologia. Un inventario datato al 1801 segnala nella sala d'udienza dell'appartamento al piano nobile verso mezzogiorno una boiserie "dipinta dal Crosato colorita di bianco e profilata in oro...". Tale appartamento era già stato descritto in occasione degli inventari redatti nel 1741 (che mai però descrivono le boiserie) quando il banchiere Durando, procuratore generale dei Carignano, precisa che l'arredo della sala (insieme a quella di parata) era stato pagato da Carlo Emanuele III come dote per il matrimonio celebrato nel 1740 tra il principe di Carignano Luigi Vittorio e Cristina d'Asia Rhensfeld-Rattenbourg. L'anno 1740 viene ad essere termine ante quem per la datazione della boiserie, che si colloca nel periodo del secondo soggiorno piemontese del pittore
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100143621A
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0