motivi decorativi
decorazione plastica,
Dal basso verso l'alto si succedono i seguenti motivi: palline con fuseruole, perline, foglie a calice volte verso il basso contornate da un nastro liscio, girale vegetale con fiori e foglie a grappolo interotto al centro degli invasi delle cappelle da una coppia di angioletti abbracciati, fiori con petali polilobati contornati da una sottile banda liscia, dentelli ovali e dardi, mensole mimetizzate da foglie d'acanto che si alternano a due differenti tipologie di fiori (a margherita e a rosetta), successione di foglioline lisce con la doppia punta volta verso l'alto, banda con onde affrontate in cui si succedono due differenti tipologie di foglie a palmetta molto geometrizzate
- OGGETTO decorazione plastica
- AMBITO CULTURALE Bottega Luganese
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di motivi decorativi diffusi in Piemonte nella seconda metà del secolo XVII per cornici e modanature di soffitti decorati a stucco (Romano G., 1988). Non sono noti attualmente confronti stringenti che consentano di stabilire con maggiore precisione la datazione e la responsabilità esecutiva. E' quasi certo, tuttavia, che non vennero coinvolti nel rifacimento del paramento unitario interno progettato da Juvarra nei primi decenni del secolo XVIII.La Confraternita della SS. Trinità fu fondata nel 1577 nella chiesa di S. Pietro del Gallo, trasferita nel 1598 presso la chiesa di S. Agnese. In questi anni la moglie del pittore Carracha aveva donato alla chiesa di S. Pietro la tavola della Madonna del Popolo, poi rivendicata dalla parrocchia di S. Pietro e dalla Confraternita della SS. Trinità, e ora conservata presso l'altare sinistro della chiesa. In questa stessa epoca la Confraternita bandì un concorso per la costruzione della chiesa, ma non essendo rimasta soddisfatta dell'esito attribuì l'incarico ad Ascanio Vitozzi, già iscritto alla Confraternita e successivamente sepolto nella chiesa. Nel 1606 la chiesa fu aperta al culto, anche se mancante ancora della cupola. Nel 1627 furono immessi i Teatini, secondo il desiderio del Card. Maurizio, priore della compagnia, e tre anni dopo furono costretti ad andarsene. Nel 1635 si iniziò la sistemazione dell'altare della Madonna del Popolo, finanziata dal confratello Silvestro Monteoliveto, sepolto nella chiesa, che incaricò dei lavori Carlo Castellamonte. L'anno precedente la cappella antistante, dedicata ai SS. Stefano e Agnese, era stata concessa all'astigiano Marcantonio Gambetta. La cupola fu compiuta soltanto nel 1664. Nel 1699 fu iniziato l'altare maggiore, eseguito dal luganese Francesco Aprile sul modello di Giovanni Valle. Nel 1707 fu eseguito il pavimento, su disegno dell'ingegner Bertola, sostituito poi tra il 1848 e il 1850. Entro i primi due decenni del XVIII secolo venne eseguita la decorazione a stucco del coro, destinata a fungere da cornice ad una galleria di dipinti, con l'ovato della Trinità di Daniel Seiter e due sculture di Carlo Antonio Tantardini. (segue in OSS)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100142113
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0