apostoli, Santi e personaggi biblici

dipinto,

Tra le figure, procedendo in senso orario si riconoscono: i Santi Maurizio e Lazzaro, Beato Amedeo di Savoia con tunica blu, la Beata Margherita, San Giacomo di Compostela, San Pietro con tunica bianca e manto giallo, Santa Cecilia con tunica bianca e manto verde, Santa Rita, Mosè vestito di bianco, San Filippo Neri, Davide mentre suona l'arpa con tunica bianca e veste rosso salmone, San Paolo con la spada e il mantello rosso, Santa Caterina con veste gialla e arancione, Sant'Agnese

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA muratura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Leoni Giuseppe (1803/ 1863): disegnatore
    Gonin Francesco (e Aiuti): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I gruppi di figure non sembrano essere distribuiti seguendo una precisa composizione iconografica. Secondo Bertini, che ha visionato due bozzetti relativi all'affresco conservati nell'archivio della chiesa, ora distrutto, la porzione inferiore della cupola fu eseguita da Francesco Gonin. Tuttavia, un album di disegni di L. Vacca (collezione privata) contiene un bozzetto che riprende il gruppo raffigurante Adamo, Eva ed Abele, visibile in alto, lato sud (segnalazione di Francesca Trevisani, in procinto di terminare una tesi su Luigi Vacca, relatore Prof. Griseri A.).La Confraternita della SS. Trinità fu fondata nel 1577 nella chiesa di S. Pietro del Gallo, trasferita nel 1598 presso la chiesa di S. Agnese. In questi anni la moglie del pittore Carracha aveva donato alla chiesa di S. Pietro la tavola della Madonna del Popolo, poi rivendicata dalla parrocchia di S. Pietro e dalla Confraternita della SS. Trinità, e ora conservata presso l'altare sinistro della chiesa. In questa stessa epoca la Confraternita bandì un concorso per la costruzione della chiesa, ma non essendo rimasta soddisfatta dell'esito attribuì l'incarico ad Ascanio Vitozzi, già iscritto alla Confraternita e successivamente sepolto nella chiesa. Nel 1606 la chiesa fu aperta al culto, anche se mancante ancora della cupola. Nel 1627 furono immessi i Teatini, secondo il desiderio del Card. Maurizio, priore della compagnia, e tre anni dopo furono costretti ad andarsene. Nel 1635 si iniziò la sistemazione dell'altare della Madonna del Popolo, finanziata dal confratello Silvestro Monteoliveto, sepolto nella chiesa, che incaricò dei lavori Carlo Castellamonte. L'anno precedente la cappella antistante, dedicata ai SS. Stefano e Agnese, era stata concessa all'astigiano Marcantonio Gambetta. La cupola fu compiuta soltanto nel 1664. Nel 1699 fu iniziato l'altare maggiore, eseguito dal luganese Francesco Aprile sul modello di Giovanni Valle. Nel 1707 fu eseguito il pavimento, su disegno dell'ingegner Bertola, sostituito poi tra il 1848 e il 1850. Entro i primi due decenni del XVIII secolo venne eseguita la decorazione a stucco del coro, destinata a fungere da cornice ad una galleria di dipinti, con l'ovato della Trinità di Daniel Seiter e due sculture di Carlo Antonio Tantardini. (segue in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100142105
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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