armadio - a muro, opera isolata di Ferrioli Giovanni (primo quarto sec. XIX)
armadio a muro
Ferrioli Giovanni (notizie 1808-1825)
notizie 1808-1825
Profilo rettangolare. Telaio fisso murato decorato da cornici e lesene che delimita quattro scomparti chiusi da altrettante coppie di ante decorate con cornici mistilinee. L'interno dell'armadio è ricavato in un vano del muro ed è diviso da un'unico centrale in legno: il vano inferiore è rivestito in legno. La cassapanca ha due parti con piani ribaltabili, è delimitata alle estremità da due sponde con colonnette traforate ed è decorata sul fronte con cornici rettilinee. Le ante dell'armadio ed i piani ribaltabili della cassapanca sono muniti di cerniere in ferro battuto
- OGGETTO armadio a muro
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio
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ATTRIBUZIONI
Ferrioli Giovanni (notizie 1808-1825)
- LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il motivo decorativo dei pannelli richiama inequivocabilmente quello delle ante della bussola di ingresso alla chiesa documentata nel 1785 ed attribuita al minusiere di Breia Giovanni Antonio Rasetti. Ma nel libro di contabilità relativo ai lavori di ristrutturazione ottocentesca è nominato "Il minusiere Gio. Fariolo" a cui vengono pagate 51 giornate di lavoro, oltre al materiale "asse noce", in relazaione al "novo deposito delle S.re Reliquie" nel maggio 1817 e, per lo stesso arredo, è citato anche il "seragliere Peracchini", pagato "per ferramenta". L'analogia con le decorazioni della bussola conferma l'influenza dei modelli settecenteschi negli arredi del primo Ottocento. La cassapanca, che sembra non armonizzarsi perfettamente con lo stile dell'armadio, potrebbe essere un reimpiego di arredo trasportato dall'antica parrocchia di S. Maria delle Grazie: nell'inventario del 1702 è presente nella sacrestia di S. Maria delle Grazie "una cassa di noce di longhezza di otto brazza per uso di detta Sacrestia". Nella visita pastorale del 1819, nella sacrestia della nuova parrocchiale, sono presenta "Armaria duo nucea in quibus vasa casra et ideo visi fuere calices quinque argenteis et duo ex auricalco": si tratta certamente di quello in oggetto e dell'armadio posto sulla parete sud ovest (scheda cartacea n. 186). L'arredo è infine descritto nell'inventario Stella (1846) con queste parole: "alla destra dell'uscio che dà alla cappella di S.Giustino... quindi vi è un grandioso e ben lavorato armardione a due ordini infisso nel muro verso levante con quattro portelle a due ante l'una con tre lisene che sostengono la cornice, in mezzo ed agli angoli fatta... appiè di tale armadio con cassabanca fiancheggiato di braccioli e ripostigli internamente per la cera e celostri e olio con un boccale e quattro vetri per uso delle lampade"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100138767
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sulla traversa, a sinistra - SANCTORUM RELIQUIAE - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0