ritratto del vescovo Andrea Novelli
dipinto
ca 1495 - ca 1496
De Alladio Giovanni Giacomo Detto Macrino D'alba (notizie Dal 1495/ Ante 1528)
notizie dal 1495/ ante 1528
Entro una cornice a listello in legno nero, il dipinto mostra il ritratto a mezzo busto e di profilo del Vescovo Andrea Novelli su fondo scuro. Il prelato indossa un abito rosso cangiante e, sopra di esso, un rocchetto finemente lavorato. Il personaggio è identificabile dalla scritta che corre tutt'intorno al dipinto, su tre lati, e che incornicia il suo volto
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
De Alladio Giovanni Giacomo Detto Macrino D'alba (notizie Dal 1495/ Ante 1528)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Ambrogio da Fossano detto Bergognone
Zenale Bernardo
- LOCALIZZAZIONE Villa Borromeo
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu inizialmente attribuito a Bergognone, per un'antica didascalia posta sul retro, riferimento accettato da O. Mündler (1857) e da Cavalcaselle (1871). Restituito a Macrino d'Alba già da G. Frizzoni (1890), l'attribuzione è poi accettata da U. Fleres (1897): tale riferimento è rifiutato però da C. Magenta (1897), che ripropone il nome di Bergognone, e da W. Suida (1902, 1906-1907) che prima si indirizza verso Zenale, per poi ritornare sul nome di Bergognone. La restituzione a Macrino è "ufficializzata" da B. Berenson (1907, 1932, 1936, 1968), seguito da G. Bistolfi (1910) e A. Venturi (1915). Per quanto riguarda la datazione, U. Fleres (1897) propone il 1493, quando il vescovo Novelli e Macrino si trovavano a Roma; G. Bistolfi (1910) la avanza al 1502, mentre A. Venturi si orienta al 1494-1495. G. O. Della Piana (1935 e 1962) riprende la datazione del soggiorno romano del 1493. Più di recente E. Villata (2006) colloca l'opera tra il 1495 e il 1496, appena dopo il trittico con la Madonna in trono con bambino e santi del Museo Civico d'Arte Antica di Torino (1495) e poco prima del polittico realizzato per la Certosa di Pavia (1496). Lo stesso Villata evidenzia l'inclinazione lombarda del ritratto, già riscontrata dalla critica precedente (A. Venturi, 1915; Brizio 1935, 1942). Inoltre il dipinto sembra anticipare il profilo della figura di Annibale Paleologo del polittico di Lucedio (1499) e quelli delle dame della pala del Municipio di Alba (1501)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100106958
- NUMERO D'INVENTARIO 46
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2023
2015
- ISCRIZIONI targhetta su retro - Pinacoteca Borromeo Monti 1830 n. 46 - Macrino D'alba - capitale - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0