CALICE, opera isolata - bottega piemontese (primo quarto secc. XVIII)
CALICE,
post 1700 - ante 1724
Piede a sezione circolare profilato da largo bordo con girali vegetali intrecciate incise. Nella fascia interna motivo a foglie e fiori di giglio stilizzate. Fusto con anelli e nodo centrale piriforme decorato da motivi a volute incisi. Base della coppa profilata e ornata da motivo a volute, fiori e pizzi, imitante un elemento di decoro sartoriale. Coppa dorata internamente ed esternamente
- OGGETTO CALICE
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MATERIA E TECNICA
argento/ cesellatura
argento/ doratura
argento/ incisione
argento/ sbalzo
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MISURE
Diametro: 13 cm
Altezza: 21.5 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice è descritto negli inventari novecenteschi del patrimonio della Cappella della SS. Sindone reperiti. L'assenza di punzoni non permette di affermare con certezza né il luogo di produzione né la datazione dell'opera. Tuttavia, ad un'analisi stilistica, l'oggetto appare, per la linea piuttosto massiccia, alleggerita, però, da un motivo a girali vegetali ed elementi floreali che preludono al gusto rocailles, databile al primo quarto del XVIII secolo. Benché non possa ritenersi elemento determinante, e si ritenga poco probabile, dato il diverso livello qualitativo del metallo prezioso, dal momento che il calice è abbinato ad una patena certamente realizzata nell'ultimo decennio del XVIII secolo, potrebbe anche trattarsi di un rifacimento "in stile" di un esemplare precedente, perduto a seguito delle requisizioni di suppellettile sacra, realizzata in materiale prezioso, durante l'occupazione napoleonica. Non è, tuttavia, possibile affermare con sicurezza che esso abbia fatto parte, sin dall'origine, della dotazione della Cappella della SS. Sindone, dal momento che, come emerge dalla ricerca archivistica, anche in età moderna era assai frequente che la suppellettile sacra preziosa, così come quella per uso domestico, venisse trasferita da una residenza all'altra, a seconda delle esigenze e degli spostamenti della corte. Pur nella diversità degli ornati, si veda, tuttavia un confronto, motivato dalla similitudine della linea, ancora debitrice di esemplari tardo seicenteschi, dell'esemplare in esame con un calice datato tra il 1715 e il 1730, opera di un argentiere sassarese e conservato nel Museo della diocesi, cfr. M. Porcu Gaias, Il Museo Diocesano di Sassari ori, argenti, paramenti, Nuoro, 2002, pp. 67-68, n. 25. Assai simile per la presenza di ornato rocailles a fascie, poco rilevato, un calice della chiesa parrocchiale di Vesime, opera di argentiere piemontese, datato dopo il 1733, cfr. A. Rocco, scheda 7, in E. Ragusa-A. Torre (a cura di), Tra Belbo e Bormida: luoghi e itinerari di un patrimonio culturale, catalogo della mostra (Bubbio, Confraternita dell'Annunziata-Canelli, Confraternita dell'Annunziata-Nizza Monferrato, Confraternita della Trinità-Mombaldone, Confraternita dei SS. Fabiano e Sebastiano, 5 settembre. 26 ottobre 2003), Torino, 2003, pp. 284, 295 e un altro esemplare della chiesa parrocchiale di Rocchetta Palafea, opera di Carlo Battista Bona (Torino, notizie dal 1751 al 1786), datato al terzo quarto del Settecento, I. Bologna, scheda 41, in E. Ragusa-A. Torre (a cura di), Tra Belbo e Bormida: luoghi e itinerari di un patrimonio culturale, catalogo della mostra (Bubbio, Confraternita dell'Annunziata-Canelli, Confraternita dell'Annunziata-Nizza Monferrato, Confraternita della Trinità-Mombaldone, Confraternita dei SS. Fabiano e Sebastiano, 5 settembre. 26 ottobre 2003), Torino, 2003, pp. 418-419
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087891
- NUMERO D'INVENTARIO 2022/ 183 D.C
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ISCRIZIONI piede/ interno/ su etichetta rett. adesiva - 2022 - caratteri numerici - a penna/ rosso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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