ritratto a mezzo busto di Luigia Icardi Dettoni

busto, post 1850 - ante 1898

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, frontalmente. Lo sguardo è rivolto verso l'osservatore. Porta i capelli raccolti dietro la nuca, con una treccia, con scriminatura centrale. Fronte scoperta, volto solcato da rughe. Alle orecchie orecchini a pendente. Indossa una veste con colletto in pizzo fermato da medaglione ovale. Il corpetto è profilato da passamaneria con motivo a spirale e frange. Al collo pende una catena con medaglione. La scultura, modellata a tutto tondo, poggia su sostegno a colonnetta, con base a sezione circolare, collocato su basso basamento a sezione quadrangolare

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA gesso/ modellatura
  • MISURE Profondità: 34
    Altezza: 74
    Larghezza: 58
  • ATTRIBUZIONI Della Vedova Pietro (1831/ 1898): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gipsoteca Pietro Della Vedova
  • INDIRIZZO Località Rima, s.n.c, Rima San Giuseppe (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è citata in A. Giulietti, Museo Della Vedova, Varallo Sesia, 1903, p. 8, n. 136. La gipsoteca conserva anche il busto del marito, nella seconda stanza, parete sinistra, per terra e i bozzetti e il modello del monumento funebre in marmo del Cimitero Monumentale di Torino, firmato e datato dal Della Vedova al 1877. L'opera venne commissionata da Giovanni Dettoni (1853-1912) a ricordo dei genitori, Bartolomeo (1819-1875), e Luigia Icardi (1811-1875) morti a breve tempo l'uno dall'altro. L'opera, pur ottenendo consensi per l'abilità tecnica dimostrata, non fu però aliena da critiche. cfr. U. de Filarte, Una visita alla Necropoli Torinese, in "Gazzetta del Popolo", 1879, n. 304, pp.2-3; Arcozzi Masino, Le necropoli torinesi. Guida storica e descrittiva, Torino, 1883, p. 58. La famiglia Dettoni operava nel settore dei vini e dei liquori e partecipò all'Esposizione Universale di Parigi del 1855. Il disegno progettuale, conservato presso l'Archivio Storico della Città di Torino, Monumenti del Camposanto di Torino, Sepolture private, porta la firma, oltre che del Della Vedova, anche di Albino Gussoni al quale si deve forse l'esecuzione di parte delle decorazioni della cornice, cfr. A. Giulietti, Museo Della Vedova, Varallo Sesia, 1903, p. 8, n. 137; A. Actis Caporale, Gli scultori valsesiani dell'Ottocento e la scultura funeraria al Camposanto di Torino, in C. Debiaggi, B. Signorelli (a cura di), Pietro Della Vedova e la scultura valsesiana dell'Ottocento, atti del convegno di studi (Varallo Sesia e Rima, 5-6 giugno, 2000), Torino, 2000, pp. 52, 73, fig. 20; V. Natale, Museo Della Vedova: note per una lettura, ibidem, pp. 174, 179-180. In data 30 novembre 1989 il comune di Rima S. Giuseppe ha donato le collezioni alla Comunità Frazionale di Rima
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100057496
  • NUMERO D'INVENTARIO 136
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI fronte, basamento, a sinistra, su etichetta incollata - 136 - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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