ritratto di Luigia Dettoni sul letto di morte
Una figura femminile giacente in un letto, parzialmente coperto da cortina, in gesso modellato, montata su telaio in legno, sollevata da una figura maschile panneggiata, poggiante su due gradini, parimenti in legno. La figura femminile, appoggiata su un cuscino e coperta parzialmente da un lenzuolo, ha il volto girato verso l'osservatore, con gli occhi chiusi e tiene tra le mani, incrociate al petto, un crocifisso. La cortine, ricadente in pieghe, è ornata da un motivo fitomorfo che suggerisce un damasco. La figura maschile, parzialmente calva, con lunghe basette, ha lo sguardo rivolto verso l'osservatore e la bocca semiaperta. Indossa una tunica che poggia sulla spalla sinistra, panneggiata; i piedi sono nudi. Il gruppo è modellato a tutto tondo
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
gesso/ modellatura
legno/ intaglio/ verniciatura
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ATTRIBUZIONI
Della Vedova Pietro (1831/ 1898): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gipsoteca Pietro Della Vedova
- INDIRIZZO Località Rima, s.n.c, Rima San Giuseppe (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al modello corrisponde il monumento in marmo di Torino, firmato e datato da Della Vedova nel 1877 e due bozzetti preparatori conservati presso il Museo (cfr. schede nn. 0100057494 e 0100057495). Luigia Dettoni Icardi nacque nel 1811 e morì nel 1875. L'opera venne commissionata da Giovanni Dettoni (1853-1912) a ricordo dei genitori, Bartolomeo (1819-1875), e Luigia Icardi (1811-1875) morti a breve tempo l'uno dall'altro. L'opera, pur ottenendo consensi per l'abilità tecnica dimostrata, non fu però aliena da critiche. cfr. U. de Filarte, Una visita alla Necropoli Torinese, in "Gazzetta del Popolo", 1879, n. 304, pp.2-3; Arcozzi Masino, Le necropoli torinesi. Guida storica e descrittiva, Torino, 1883, p. 58. La famiglia Dettoni operava nel settore dei vini e dei liquori e partecipò all'Esposizione Universale di Parigi del 1855. Il disegno progettuale, conservato presso l'Archivio Storico della Città di Torino, Monumenti del Camposanto di Torino, Sepolture private, porta la firma, oltre che del Della Vedova, anche di Albino Gussoni al quale si deve forse l'esecuzione di parte delle decorazioni della cornice, cfr. A. Giulietti, Museo Della Vedova, Varallo Sesia, 1903, p. 8, n. 137; A. Actis Caporale, Gli scultori valsesiani dell'Ottocento e la scultura funeraria al Camposanto di Torino, in C. Debiaggi, B. Signorelli (a cura di), Pietro Della Vedova e la scultura valsesiana dell'Ottocento, atti del convegno di studi (Varallo Sesia e Rima, 5-6 giugno, 2000), Torino, 2000, pp. 52, 73, fig. 20; V. Natale, Museo Della Vedova: note per una lettura, ibidem, pp. 174, 179-180. In data 30 novembre 1989 il comune di Rima S. Giuseppe ha donato le collezioni alla Comunità Frazionale di Rima
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100057491-1
- NUMERO D'INVENTARIO 137
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI sotto la cortina - 48 - numeri arabi - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0